Si siede in mezzo a corso Europa con un bambino in braccio e canta
Gesto assurdo di un rapper che ha messo a repentaglio la sua vita e quella di un bambino che teneva in braccio

I residenti della zona del Santuario «Ormai ognuno fa quello che vuole e nessuno interviene»
In mezzo alle auto che sfrecciano a gran velocità
Prende una sedia, la posiziona in mezzo all’incrocio tra corso Europa, via Lainate e via Madonna e poi si siede con un bambino in braccio per registrare il suo ultimo video musicale. Tutto questo senza nessun tipo di permesso, ma soprattutto in mezzo alle auto che sfrecciano a grande velocità sfiorando più volte il rapper e il bambino che tiene in braccio.
Incredulità degli automobilisti in transito
E’ successo domenica della scorsa settimana intorno alle 22.30 tra l’incredulità degli automobilisti strombazzanti, alcuni dei quali, provenienti da Nerviano e diretti verso Milano, costretti a girare, anche se non è consentito in via Lainate. «Ormai ognuno fa quello che vuole in questa città - affermano alcuni residenti di via Goglio che hanno contattato la nostra redazione girandoci il video della serata in musica in mezzo a corso Europa. E’ assurdo che nessuno sia intervenuto, stiamo parlando di corso Europa davanti al Santuario e non di una vietta periferica situata in una delle frazioni della città».
Un video durato almeno cinque minuti girato senza i permessi
Un video durato almeno cinque minuti nel corso del quale il rapper si alza dalla sedia, balla in mezzo alla strada, lasciando da solo il bambino seduto sulla sedia. Su quanto successo abbiamo interpellato l’ufficio stampa del Comune di Rho e il capo della polizia locale Antonino Frisone. «Nessun permesso di occupazione di suolo pubblico è stato chiesto all’Amministrazione comuale - afferma Frisone - Se l’avessero fatto il cantante avrebbe potuto registrare la sua canzone in sicurezza. Stiamo cercando di risalire alla sua identità in modo da poterlo sanzionare per questa assurdità fatta da lui e dal suo gruppo di amici che ha effettuato le riprese».