Sgombero campo nomadi a Cairate, le parole del consigliere regionale Monti
“Ecco la concretezza dei sindaci leghisti, ruspe in azione a Cairate”: le parole del consigliere regionale del Carroccio dopo lo sgombero del campo nomadi.
Cairate, dopo lo sgombero del campo nomadi, il consigliere regionale del Caroccio, Emanuele Monti, commenta la vicenda.
“Ecco la concretezza dei sindaci leghisti, ruspe in azione a Cairate”
“Ecco un bell’esempio della concretezza e del pragmatismo dei sindaci della Lega Nord, che pongono fine alle situazione di illegalità.” Questo il commento di Emanuele Monti, consigliere regionale del Carroccio al Pirellone circa lo sgombero del campo nomadi a Cairate, provincia di Varese.
Le parole di Emanuele Monti
“Un plauso al sindaco Mazzucchelli di Cairate che, senza spettacolarizzazioni e nel modo più corretto, ha svolto bene il suo compito di primo cittadino, ponendo fine una volta per tutte al regime di illegalità, che da oltre vent’anni riguardava la vicinale della Bolasca, una zona che a fasi alterne veniva occupata dai nomadi in maniera abusiva. Dal 2013 fino ad oggi, a nulla erano servite le ordinanze della Procura circa gli abusi edilizi, che negli anni avevano visto le baracche trasformarsi in vere e proprie abitazioni. Una condizione resa inoltre particolarmente delicata e difficile anche a causa della presenza di numerosi minori. Fortunatamente si è riusciti a portare a compimento lo sgombero con le ruspe, grazie anche al fatto che i nomadi se ne sono andati qualche giorno fa. Adesso il Comune ha deciso di destinare l’area all’agricoltura, nello specifico per la coltivazione di pomodori e patate, che serviranno a sfamare i poveri presi in cura dalla Caritas locale. Si è trattato di un’operazione che ha portato i suoi frutti, ma che ha dimostrato soprattutto come il buon governo della Lega sul territorio sia capace di generare effetti concreti contro l’illegalità e il degrado. Il messaggio è chiaro dove amministra il Carroccio non c’è spazio per coloro che pensano di poter violare le leggi in barba alla collettività.”