Schiaffi e pugni alla compagna in pieno centro
Una brutta vicenda che si è consumata lunedì 18 luglio in piazza Vittorio Veneto a Magenta con protagonisti un 50enne e una 30enne

Un’altra aggressione ad una donna in pieno centro spaventa Magenta. Dopo l’episodio avvenuto circa un mese fa in vicolo San Giacomo, l’ombra della violenza si abbatte nuovamente sulla Città della Battaglia. I fatti ricostruiti, attraverso il racconto di una giovane testimone la cui identità rimarrà anonima perchè ancora sotto choc per quanto visto, sono avvenuti nella serata di lunedì 18 luglio attorno alle 23.15 nella piazza Vittorio Veneto. I due protagonisti un uomo sulla cinquantina e una donna più giovane di lui, attorno ai 30.
Schiaffi e pugni alla compagna in pieno centro
«Ero da poco arrivata in piazza dove mi sarei dovuta trovare per uscire poi con alcuni amici quando ho sentito l’uomo alzare molto la voce - spiega la giovane - Quella che a quanto ho potuto intendere sembrerebbe fosse la sua compagna o ragazza, si trovava davanti a lui ma non dava segni di lucidità. Sembrava che fosse sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Lui continuava ad urlare frasi del tipo: “sei solo mia”, “non te ne puoi andare così”, insomma una serie di esclamazioni che lasciavano trasparire un atteggiamento geloso compulsivo».
Dalle parole però nel giro di pochi istanti si è passati purtroppo alle mani con l’uomo che ha iniziato a colpire la giovane sia al volto che al corpo.
«Il 50enne ha iniziato a prendere a schiaffi in faccia la povera ragazza e continuava poi a colpirla con pugni sul corpo - continua la giovane - Io mi sono nascosta dietro un auto per non farmi vedere e ho subito chiamato i carabinieri per allertarli di quanto stesse accadendo. Purtroppo però mi è stato detto che non potevano intervenire subito perchè già impegnati in altre operazioni e che sarebbero arrivati non appena possibile».
Nel frattempo però la piazza ha iniziato a riempirsi di persone ed in particolare di giovani.
«Mentre lui continuava a malmenare lei in piazza sono arrivate diverse compagnie di ragazzini che avranno avuto all’incirca 16-17 anni che si sono avvicinate per capire cosa stesse succedendo - prosegue la giovane - Il 50enne vista la situazione ha cercato di intimorirli insultandoli e minacciandoli che avrebbe riservato loro lo stesso tipo di trattamento. Quando però ha capito che altre persone stavano chiamando i carabinieri e che i ragazzini, seppur piccoli, erano in un numero troppo elevato, ha preso la donna, l’ha caricata in macchina e si è dileguato. I giovani hanno però preso il numero di targa spiegando che avrebbero poi fatto una segnalazione ai carabinieri nella speranza di poter risalire al 50enne».