Scappa dall'Ucraina e partorisce a Rho una bambina
Nonostante la bella notizia della nascita della neonata ucraina l'Asst Rhodense preferisce non commentare
Dopo essere scappata dalla guerra in Ucraina, una donna è riuscita ad arrivare a Rho dove ha messo al mondo la sua piccola Nikole.
Un lieto evento dopo tanto orrore
E' scappata dal suo paese appena ha potuto, per evitare di finire sotto le bombe e portare in salvo il bene più prezioso: una nuova vita. Una donna ucraina dopo essere arrivata fino al confine italiano a Udine, è stata trasportata grazie all'aiuto di diverse persone fino a Rho dove ha messo al mondo la sua piccola. La mamma e la piccola Nikole stanno entrambi bene.
Il messaggio di vicinanza dell'assessore Moratti
Ha voluto esprimere la propria gioia per la nascita anche l'assessore al welfare della Lombardia, Letizia Moratti:
"Un lieto evento, un germoglio di pace, tra le rovine di una guerra sanguinosa. La nascita di una bambina, messa alla luce ieri all’ospedale di Rho da una giovane donna profuga ucraina giunta in Lombardia da pochi giorni, è uno straordinario segno di speranza. La piccola, il cui padre è purtroppo rimasto in #Ucraina, sta bene, così come la madre".
Le parole del presidente Attilio Fontana
La bella notizia è stata anche commentata dal governatore Attilio Fontana, che ha accolta la piccola e la sua mamma:
"Benvenuta Nikole. All’ospedale di Rho è nata la prima bimba rifugiata ucraina in Italia. La mamma ha fatto il viaggio al nono mese di gravidanza, dalla sua città alla Lombardia, dove già vive la nonna. Le ho mandato dei fiori da parte di tutti i lombardi. La giovane donna vive con il compagno e la figlia di 8 anni, a Ternopil. Fino a qualche settimana fa una vita come tante. Poi il 24 febbraio inizia la guerra, il compagno viene richiamato alle armi e decide subito di far partire moglie e figlia verso il confine della vicina Polonia, per poi cercare di raggiungere la nonna in Italia. Ci vogliono tre giorni per superare il confine con la Polonia, in un viaggio che normalmente richiederebbe poche ore. Superato il confine riesce ad arrivare in Italia e a congiungersi con la madre".
Un silenzio difficile da capire da parte dell'ospedale di Rho e dell'Asst Rhodense
Nonostante la bellissima notizia in un momento di guerra l'ospedale di Rho e l'Asst Rhodense non commentano i fatti e preferiscono trincerarsi dietro un silenzio difficile da capire