Salvato a Messa col defibrillatore da tre "angeli custodi"
L'80enne Andrea Granata è stato strappato dalla morte da tre fedeli ossia Lorenzo Colombo, Paola Mustoni e Mario Schetter
Salvato col defibrillatore al termine della santa Messa: Andrea Granata è stato strappato alla morte.
Salvato col defibrillatore
Aveva partecipato alla santa Messa di domenica, nella chiesa dei santi Martiri di Legnano. Poi, all'improvviso, il suo cuore si è fermato. Vittima di un arresto cardiaco. Ma Andrea Granata, 80 anni, è stata salvato grazie al prontissimo intervento di tre "angeli custodi": Lorenzo Colombo, 22 anni e volontario della Croce Rossa, Paola Mustoni 44 anni e ginecologa all'ospedale di Busto Arsizio e dal parrocchiano Mario Schetter, anch'essi presenti alla celebrazione. Quando Granata è crollato a terra hanno saputo cosa fare: Colombo sapeva che, dal 2017, sulla recinzione della chiesa era stato installato un defibrillatore (apparecchio dall'utilizzo semplicissimo che può salvare la vita in caso di arresto cardiaco), Mustoni ha iniziato a praticargli il massaggio cardiaco aiutata poi da Schetter. L'apparecchio ha erogato due scariche, in tre minuti l'80enne era tornato in vita. Poi l'arrivo dei soccorsi, l'anziano è stato portato in ospedale e sta bene.
L'importanza del Dae
"Sto bene, ringrazio i tre che sono intervenuti - afferma Granata dal suo letto di ospedale - Dopo la Messa una conoscente mi aveva offerto un passaggio verso casa, ma ho preferito restare a chiacchierare. E questo è stato fondamentale: se fossi salito in auto non so come sarebbe finita". Contento dell'epilogo anche Mirco Jurinovich, presidente dell'associazione "Sessantamilavitedasalvare" attiva da anni nel chiedere una diffusione capillare dei defibrillatori (Dae): "In ogni caso di arresto cardiaco è importante il fattore tempo, occorre saper intervenire in attesa dei soccorsi - commenta Jurinovich - Ambulanza e automedica possono arrivare da lontano e il paziente potrebbe non farcela. E' quindi fondamentale che tutti sappiano come intervenire". Granata, in ospedale, indossa la maglietta con la scritta "FacileDae": "Ogni cittadino, anche senza specifica formazione, può utilizzare il Dae per tentare di salvare una vita grazie alla legge 116/2021".
Tanta felicità anche da parte dei salvatori: "Sono abituata a veder nascere la vita, vederla rinascere è stata un'emozione fortissima" commenta Mustoni.