Rugby Sound 2024, la Polizia: "Ha vinto la sicurezza"
Il commissariato fa un bilancio delle tre settimane di servizi di ordine pubblico per i concerti e post: nuovo piano di emergenza ed evacuazione, aumento delle telecamere, servizi nei parcheggi e contro il bagarinaggio.
Rugby Sound 2024 di Legnano, il bilancio delle settimane del festival tracciato dalla Polizia di Stato.
Rugby Sound 2024, vince la sicurezza
"Un modello di sicurezza che ha funzionato, da replicare sicuramente per le prossime edizioni". Così Ilenia Romano, vicequestore del Commissariato di Polizia di Stato di Legnano, traccia un bilancio dell'edizione 2024 del Rugby Sound, l'ormai famoso festival di musica live organizzato dal Rugby Parabiago all'Isola del Castello di Legnano. Quest'anno quasi tre settimane di musica (finite sabato 13 luglio 2024 con il "Dee Jay Time) che ha visto schierate ogni giorno circa 80 persone tra Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia locale, Croce Rossa e Protezione civile. Un coordinamento in tempo reale e già rodato, una cabina di regia ribattezzata "Control room" che ha funzionato garantendo la sicurezza serata dopo serata. I risultati? Tutto è filato liscio. Zero denunce, zero furti, zero aggressioni o liti. E c'è anche stata la "cacciata" di alcuni bagarini, massima attenzione anche per evitare ingressi indesiderati (magari scavalcando recinzioni), telecamere su tutta l'area del festival e massima attenzione anche nelle aree parcheggi.
Le attività messe in campo
In occasione dell'evento è stato il commissariato a predisporre, dirigere e coordinare il dispositivo di ordine e sicurezza in tutte e 14 le serate del festival che ha portato a Legnano circa 60mila spettatori. Una "gestione partecipata" dell'ordine e della sicurezza pubblica che ha visto sopralluoghi, costante collaborazione e cooperazione tra le varie realtà in campo. Tra le novità quella dell'elaborazione di un accurato piano di emergenza e di evacuazione, o studio analitico delle criticità affrontate nelle edizioni passate, le riunioni tecniche preliminari all'apertura di ogni singolo evento e gli aggiornamenti costanti tra tutti gli attori coinvolti - anche nell'analisi delle criticità meteo - hanno permesso di mettere in campo azioni per prevenire ogni problema oltre che fornire indicazioni precise in caso di emergenza ed evacuazione. Altra novità, l'adeguata partecipazione del personale sanitario della Croce rossa per fornire assistenza in occasione delle serate quando il pubblico ha iniziato ad arrivare alle prime luci del mattino.
Massima attenzione da parte della Polizia di Stato, insieme ai Carabinieri e Guardia di Finanza, al presidio dei varchi di ingresso di Piazza Concordia e di Piazza Mercato-via Dei Mulini. Come? Con supporto del personale della sicurezza nelle operazioni di filtraggio, agevolando le ordinate operazioni di afflusso e deflusso del pubblico; in particolare, nelle serate in cui l'organizzazione aveva preventivato il sold-out e previsto l'ingresso anticipato degli eventi titolo all'"Early entry", è stato predisposto un terzo varco di ingresso sulla via Per Fornasone per San Vittore Olona così da consentire di assistere allo spettacolo senza ritardi e con ordinate operazioni di accesso. E quando il festival si è fermato per una pausa di tre giorni (così come per la serata inaugurale) sono state effettuate operazioni di bonifica dell'area e del palco con l'impiego di artificieri e unità cinofile antiesplosivo. Le aliquote d rinforzo inviate dalla Questura di Milano hanno poi integrato il dispositivo di ordine pubblico, a tutela dell'area retrostante il palco e a garanzia delle operazioni ordinate di deflusso. Occhi puntati poi su eventuali reati e scavalcamenti non autorizzati così come contro il bagarinaggio, debite intrusioni e vendita di alcolici, tutto con un equipaggio dedicato del commissariato fin dalle 19. Ogni giorni, quindi, vi era del personale che ha perlustrato le vie perimetrali dell'area, quelle di parcheggio e le aree boschive adiacenti al Parco Castello monitorando anche il regolare andamento del dj set (evento post concerto).
E la prevenzione ha funzionato: nel corso di alcune serate, infatti, la presenza dei poliziotti ha dissuaso alcuni venditori ambulanti che, sottoposti a controllo, sono risultati poi essere senza le necessarie autorizzazioni per la vendita di gadget di alcuni artisti e sono stati così allontanati in via preventiva; altri, alla vista delle divise, si sono allontanati spontaneamente abbandonando il materiale (poi recuperato dalla Polizia) sul posto. E poi le telecamere: in collaborazione con la Polizia locale, è stato predisposto e attivato un affinato impianto di videosorveglianza che ha permesso di monitorare tutte le fasi dei concerti e di puntare gli occhi su tutte le aree di pertinenza dell'Isola del Castello individuando così le possibili azioni da intraprendere se vi fossero state criticità.
Romano: "Ha vinto la sicurezza"
"Ha vinto la sicurezza, il modello messo in campo dovrà essere preso d'esempio anche per le prossime edizioni". Così Romano commenta l'attività svolta per garantire la sicurezza in occasione del maxi evento. "Ha funzionato benissimo la Cabina di regia, che mi piace chiamare 'Control room' con la quale tutti i soggetti deputati alla sicurezza hanno lavorato in piena sinergia - commenta il vicequestore - Novità il piano di emergenza ed evacuazione. Ma anche per le telecamere: ne è stata elevata la caratura, così da avere una visione complessiva su tutte le aree delle manifestazione, pubblico compreso. Grande lavoro per scongiurare indebite intrusioni, sono state poi organizzate serpentine adeguate, monitoraggio sui parcheggi e contro il bagarinaggio - che abbiamo scongiurato in due serate (Placebo e Coez). Bene anche la presenza della Croce rossa fin dalle 15 quando il pubblico iniziava ad arrivare molto presto".