Ruba il calice di Giovanni Paolo II: arrestato
Un ladro si è introdotto nel santuario di San Camillo a Milano e rubato la reliquia del santo. Determinante l'intervento della Polizia
Ha cercato di rubare dei calici appartenuti a uno dei Papi più conosciuto e amato della storia della Chiesa, Giovanni Paolo II, ma il suo tentativo non è andato a buon fine per "colpa" della Polizia
Il furto del calice di Giovanni Paolo II
Il malvivente, un 36enne italiano, è stato intercettato lunedì pomeriggio da una volante della Polizia di Stato in piazza Duca D'Aosta, a Milano, riconoscendolo in quanto con dei precedenti alle spalle per reati contro il patrimonio e che, solo il giorno prima, aveva ricevuto un provvedimento di divieto di ritorno nel Comune di Milano per la durata di 3 anni.
Il 36enne, alla vista dei poliziotti, ha di colpo cambiato la propria direzione di marcia, ma i poliziotti sono riusciti a fermarlo e a sottoporlo a controllo. All'interno del proprio zaino nascondeva tre calici in oro e argento, arredi sacri utilizzati nella celebrazione della Messa: uno di questi calici è poi risultato essere una "reliquia", in quanto era appartenuto a Papa Giovanni Paolo II, pontefice divenuto santo, e poi donato all'Ordine Camilliano. Le indagini degli agenti dell'Ufficio Prevenzione Generale hanno permesso di ricostruire le mosse del ladro che, poco prima, si era introdotto nel santuario di San Camillo de Lellis, a poca distanza dalla Stazione Centrale, dove il sacrestano lo aveva visto armeggiare con una cassetta delle offerte, senza però riuscire ad aprirla, per poi allontanarsi subito dopo.
Gli agenti hanno anche accertato che i calici appartenevano al santuario, arrestando così l'uomo per furto aggravato, e denunciandolo per la violazione del divieto di ritorno nel Comune di Milano.
I calici e la reliquia sono stati prontamente restituiti al rettore del santuario, che ha sporto denuncia in Questura.