Chiesto il rinvio a giudizio per il camionista che ha provocato l'incidente mortale per i due animalisti
Nello scontro avvenuto il 7 febbraio di quest'anno sono morti Elisabetta Barbieri di Rho e Federico Tonin di Arconate.
Il Pubblico Ministero della Procura di Pesaro Giovanni Fabrizio Narbone, al termine delle indagini preliminari, ha chiesto il rinvio a giudizio per il giovane camionista leccese accusato di aver provocato il terribile incidente sull’Autostrada A14, nel territorio comunale di Gradara, costato la vita, il 7 febbraio di quest’anno, a Federico Tonin di Arconate ed Elisabetta Barbieri di Rho nonché il ferimento di altre due persone.
Una tragedia che ha sconvolto il mondo animalista
Una tragedia grande che ha destato profonda commozione soprattutto tra le associazioni animaliste, le due vittime, infatti, si dedicavano agli animali, erano “staffettisti” per le adozioni di cani e gatti e stavano effettuando proprio uno di questi viaggi per accompagnare dal Sud al Nord diversi randagi che dovevano essere affidati a delle nuove famiglie.
Il giovane camionista è accusato di omicidio stradale
S. M. T., 24 anni, di Recale (Lecce), queste le generalità del camionista è accusato di omicidio stradale con l’aggravante di aver causato il decesso di più persone. Secondo la ricostruzione fatta dagli agenti della Polizia Stradale di Pesaro, il conducente del mezzo pesante ha invaso la piazzola di sosta andando a sbattere contro la parte posteriore sinistra di un altro articolato in sosta il cui conducente non ha riportato particolari ferite. Come impazzito, il mezzo pesante condotto dall’imputato a seguito dell’urto deviava verso sinistra e impattava contro il muro di cemento che delimita le due carreggiate autostradali ponendosi in posizione obliqua rispetto all’asse stradale e ostruendo in pratica la viabilità su tutte le corsie di marcia. Tutto questo mentre proveniva il furgone con a bordo i volontari milanesi dell’Organizzazione no profit di tutela ambientale “4Zampe nel Cuore”.
Un impatto tremendo
Federico Tonin, 46 anni, di Arconate che è alla guida, e i due passeggeri, Elisabetta Barbieri, 62 anni, di Rho e Alessandro Porta, 48 anni, di Busto Garofalo non possono fare nulla. Come accerteranno gli agenti della Polstrada, infatti, a causa dell’interruzione dell’alimentazione elettrica determinata dal precedente incidente, l’autoarticolato, privo di luci, non è visibile a quell’ora, le
cinque, di una giornata d’inverno in cui è ancora buio pesto. Il disperato tentativo di frenata a pochi metri dal tir è inutile, lo scontro tremendo: Federico Tonin e Betty, com’era chiamata da tutti Elisabetta Barbieri, muoiono praticamente sul colpo per i gravissimi politraumi riportati. Uscirà ferito ma vivo da quel groviglio di lamiere, miracolato, solo Alessandro Porta. Nel terribile impatto muore anche un pastore tedesco che i volontari stavano trasportando, mentre gli altri animali, che si sono salvati, saranno condotti a destinazione da un camionista spagnolo di passaggio che si offre generosamente di portare a termine il loro viaggio.