Rinviati a giudizio gli amministratori della Cava Bellasio di Pregnana

Diverse le ipotesi di reato in materia edilizia/ambientale.

Rinviati a giudizio gli amministratori della Cava Bellasio di Pregnana
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Rinviati a giudizio gli amministratori della Cava “Eredi Bellasio” di Pregnana Milanese dopo gli accertamenti dei Carabinieri Forestali.

Rinviati a giudizio gli amministratori della Cava Bellasio di Pregnana

Gli amministratori della Cava “Eredi Bellasio” di Pregnana Milanese sono stati rinviati a giudizio dalla Procura di Milano per diverse ipotesi di reato in materia edilizia/ambientale riferiti ad opere realizzate all’interno della cava in assenza di titolo abilitativo e di autorizzazione paesaggistica. L’area di cava infatti ricade all’interno del Parco Agricolo Sud Milano ed è soggetta a particolari vincoli da parte della Soprintendenza.

Gli accertamenti dei Carabinieri Forestali

A seguito di apposita delega della Procura di Milano, i militari della Stazione Forestale di Garbagnate Milanese hanno effettuato puntuali accertamenti all’interno della cava che ricade sul confine tra i Comuni di Vanzago e Pregnana Milanese. Hanno accertato la sussistenza di diverse difformità rispetto a quanto previsto negli atti autorizzativi. In particolare i voluminosi cumuli di ingenti quantitativi di materiale inerte depositati in aree a ciò non destinate ed anzi soggette a tutela paesaggistica, hanno portato anche alla contestazione di deturpamento di bellezze naturali di luoghi soggetti a protezione dell’autorità. E' stata poi contestata anche l’ipotesi di falso ideologico in quanto dai riscontri dei Carabinieri Forestali è emerso che in alcuni dei documenti trasmessi dalla Eredi Bellasio ai competenti uffici di Città Metropolitana di Milano riferiti alla valutazione di impatto ambientale venivano riportate delle descrizioni del sito di cava differenti dalla realtà.

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