Rilanciare negozi a Saronno il bando
Pronti a rilanciare commercio e artigianato.

Rilanciare negozi nella zona del centro.
Rilanciare negozi pronti 67mila euro
Pronti 67mila euro per rilanciare il commercio e l’artigianato nella zona del centro in cui agisce il bando «sto@». Si tratta di piazza De Gasperi, vicolo del Caldo, piazza La Malfa, vicolo Pozzetto, vicolo Scuole, piazza Schuster, le gallerie di corso Italia verso l’interno della zona oggetto di intervento. Il bando «sto@» è una sinergia tra Regione Lombardia, le associazioni di categoria (Confartigianato, Confcommercio, Ascom Saronno, Confesercenti regionale e Assotemporary di Milano), il Distretto del commercio, proprietari e intermediari di proprietà, e Comune.
Sinergia tra Regione, Comune e privati
La dotazione finanziaria complessiva facente capo al progetto è di 200mila euro, di cui 100mila di Regione Lombardia, 50mila comunali e 50mila privati. Le azioni del bando saranno diverse, siamo al primo step: 67mila euro per l’apertura di attività in spazi sfitti in modo da rivalutare l’area. «Si tratta di un contributo a fondo perduto. Sarà concesso per finanziare al 50% interventi di innovazione per il recupero di spazi sfitti. Contribuirà a rilanciare una zona che, per carenze progettuali intrinseche, non è mai stata vissuta», dichiara l’assessore Francesco Banfi, con delega alle attività produttive.
Interventi per migliorare funzionalità e accessibilità
Gli interventi dovranno migliorare funzionalità, accessibilità e impatto visivo. Ma anche interventi strutturali di ripristino degli spazi commerciali. La pulizia delle parti private a uso pubblico. L’innovazione del servizio al cliente e al cittadino in generale. «La zona è stata scelta perché immediatamente prossima al centro. Eppure mai decollata. Al tavolo di lavoro hanno partecipato anche proprietari e intermediari di proprietà, propensi a procedere con una calmierazione degli affitti». I contributi sono destinati ad attività con affitto attivato dall’1 dicembre 2016 in avanti; il minimo è di 500 e il massimo di 5mila euro.