Riconsegnati all'ambasciata del Pakistan reperti archeologici
Le opere - costituite da 7 manufatti raffiguranti l’arte buddhista del Gandhara, regione del Pakistan - sono state rinvenute a seguito di una perquisizione svolta dai Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Milano

I Finanzieri del Comando Provinciale di Milano hanno consegnato al Console Generale del Pakistan un’importante collezione di beni di rilevante interesse culturale, costituita da reperti trafugati illegalmente da siti archeologici pakistani, sequestrati nell’ambito di un’indagine di polizia giudiziaria ed economico-finanziaria.
Riconsegnati all'ambasciata del Pakistan reperti archeologici
Le opere - costituite da 7 manufatti raffiguranti l’arte buddhista del Gandhara, regione del Pakistan - sono state rinvenute a seguito di una perquisizione svolta dai Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Milano nell’abitazione del titolare di una galleria d’arte milanese, nei confronti della quale era stata avviata un’attività ispettiva antiriciclaggio. Le indagini hanno infatti tratto avvio da un controllo finalizzato a verificare il corretto assolvimento degli obblighi antiriciclaggio da parte della galleria d’arte, nel corso della quale sono state rilevate numerose opere d’interesse artistico per le quali non è stato possibile ricostruire la legittima provenienza e detenzione.
Gli enti coinvolti nell'operazione
La prosecuzione degli accertamenti investigativi, coordinati e diretti dalla Procura della Repubblica di Milano, ha richiesto il coinvolgimento:
- delle Soprintendenze Archeologia, Belle Arti e Paesaggio (S.A.B.A.P.) di Milano, Cremona, Lodi e Mantova che, all’esito delle rispettive analisi, hanno attribuito a 33 opere un interesse nazionale di natura culturale, artistica e storica, che ne impedisce la vendita verso Stati esteri, emettendo appositi “provvedimenti di notifica”;
- del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Monza, quali referenti in materia per tutte le forze di polizia, che, dopo aver eseguito preliminari accertamenti tecnici di competenza, passati al vaglio della Banca Dati “Leonardo” gestita dai Carabinieri del TPC, delle opere illecitamente sottratte ha interessato la rappresentanza diplomatica del Pakistan affinché potesse essere avanzata una formale richiesta di riconoscimento formale e rivendica delle opere d’arte sequestrate.
Debiti verso il fisco di 400mila euro
Contestualmente sono stati eseguiti approfondimenti sul fronte economico-finanziario, che hanno consentito di rilevare anomalie in ordine al profilo reddituale del titolare della galleria d’arte che, nel tempo, aveva maturato debiti verso il Fisco per oltre 400.000 euro. La consegna dei reperti, autorizzata dall’Autorità Giudiziaria, si è svolta presso il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Milano di Via Fabio Filzi, alla presenza del Console Generale del Pakistan, Signora Aqsa Nawaz, accompagnata da una delegazione del Consolato, e di una rappresentanza del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Monza.
Si evidenzia che il procedimento penale verte ancora nella fase delle indagini preliminari e che la responsabilità degli indagati sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.
La diffusione del presente comunicato stampa è autorizzata dalla Procura della Repubblica di Milano in ottemperanza alle disposizioni del Decreto Legislativo n. 188/2021, ritenendo sussistente l’interesse pubblico all’informazione.