Riciclaggio di denaro del narcotraffico con sistema "hawala": sequestrati sei milioni di euro
La Guardia di Finanza di Milano, su delega della locale Procura della Repubblica - Direzione Distrettuale Antimafia, ha in corso un’operazione a contrasto del riciclaggio connesso al traffico internazionale di sostanze stupefacenti
Sequestro di sei milioni di euro da parte della Guardia di Finanza per una famiglia con base a Cusago dedicata al riciclaggio di denaro del narcotraffico tramite il metodo hawala.
Riciclaggio di denaro del narcotraffico: fermate tre persone
La Guardia di Finanza di Milano, su delega della locale Procura della Repubblica - Direzione Distrettuale Antimafia, ha in corso un’operazione a contrasto del riciclaggio connesso al traffico internazionale di sostanze stupefacenti.
I finanzieri del Nucleo di Polizia Economico – Finanziaria di Milano, con il supporto del Servizio Centrale Investigazioni Criminalità Organizzata e l’ausilio di unità cinofile “cash dog”, hanno dato esecuzione a 3 fermi di indiziato di delitto, conducendo perquisizioni presso diverse abitazioni e aziende tra Milano, Novara e Vicenza, e sottoponendo a sequestro disponibilità finanziarie e denaro contante per oltre 6 milioni di euro.
Il mobilificio utilizzato come copertura
La complessa attività investigativa, supportata anche dalla Rete @ON finanziata dalla Commissione UE, ha permesso di individuare un gruppo familiare, con base a Cusago, formalmente impegnato nella conduzione di un mobilificio ma, di fatto, dedito al riciclaggio, tramite sistema “hawala”, di ingenti somme di denaro provento principalmente del traffico internazionale di sostanze stupefacenti a Milano e nel Nord Italia.
Il denaro, contato e confezionato nei sacchetti della spesa presso la base operativa del sodalizio criminale individuato dalle Fiamme Gialle in un appartamento milanese, oggetto di perquisizione, era successivamente trasferito presso una società di Vicenza attiva nel locale distretto orafo.
Un sistema di consegna e distribuzione del denaro
Gli hawaladars, riservandosi un margine di profitto dal 2% al 5% delle somme oggetto di riciclaggio, si sono dimostrati estremamente versatili nelle operazioni di prelievo e consegna del denaro contante, essendo inseriti in un più strutturato e ramificato network di corrieri utilizzato per diverse finalità illecite.
Le convergenze investigative con altre parallele indagini in corso hanno indotto l’A.G. a ritenere già sufficientemente delineato il quadro accusatorio in ordine a condotte di riciclaggio, tanto da emettere un decreto di fermo di indiziato di delitto ed il contestuale sequestro preventivo d’urgenza.