Richiedenti asilo a Tradate: "Venti in meno al mese"

Il numero di richiedenti asilo ospitati a Tradate all'interno della Barbara Melzi potrebbe diminuire già da questo mese dopo l'incontro tra l'Amministrazione e il viceprefetto.

Richiedenti asilo a Tradate: "Venti in meno al mese"
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Incontro stamattina in Prefettura con il sindaco di Tradate Dario Galli, il vicesindaco Franco Accordino, l'assessore Claudio Ceriani e il senatore Stefano Candiani. Al centro, il numero di richiedenti asilo ospitati alla Barbara Melzi.

Richiedenti asilo, incontro in Prefettura

Nuovo appuntamento in Prefettura, davanti al viceprefetto Roberto Bolognesi, per l'Amministrazione di Tradate. Come annunciato, il tema principale dell'incontro è stata la presenza in città del centro di accoglienza alla Barbara Melzi, attivo dal 2015 e gestito dalla Croce Rossa. In particolare il loro numero, quasi 140, ben superiore alla soglia del 2,5 richiedenti ogni mille abitanti concordato da Anci e Ministero. "La nostra richiesta è che il loro numero cali fino a raggiungere la giusta quota di 50 richiedenti ospitati - aveva dichiarato Galli - Questo finchè ci sarà una situazione di emergenza. Terminata quella, come prevede la definizione stessa di emergenza, quel centro dovrà tornare alla sua destinazione originaria. E non diventare un'ostello per richiedenti asilo, come richiesto dalla Croce Rossa".

"Via 20 richiedenti asilo al mese"

La richiesta della delegazione tradatese è stata chiara: diminuire il numero di richiedenti asilo portandolo a un "massimo di tre ogni mille abitanti". Soprattutto alla luce dei recenti fatti di cronaca che hanno visto protagonista proprio uno dei ragazzi ospitati. Un percorso già definito, come spiega Galli: "Venti in meno ogni mese, a partire da aprile, fino ad arrivare a 60. Numero che poi deve rimanere stabile fino alla fine di questa emergenza". "Abbiamo trovato collaborazione col viceprefetto Bolognesi - riassume Galli - Ha preso atto delle nostre richieste e ha detto che si adopererà con i gestori per agire da subito. Dopotutto la nostra è stata una richiesta di buonsenso e di rispetto delle norme".

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