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Rho, Omicidio suicidio: Chi ha fornito a Terens la pistola per sparare a Lorenza?

Rho, Omicidio suicidio: Chi ha fornito a Terens la pistola per sparare a Lorenza?
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I carabinieri stanno cercando di fare luce sull'omicidio-suicidio di via Ticino.

L'omicidio suicidio con una pistola detenuta illegalmente

Chi ha fornito a Terens Cacici, il 38enne residente in via Ticino a Rho la pistola per uccidere, e poi suicidarsi, Gina Lorenza Rota 52 anni di Passirana con cui aveva una relazione tormentata da alcuni mesi? Stanno lavorando per risolvere questo quesito i carabinieri della Compagnia di Rho comandati dal capitano Simone Musella. Il revolver calibro 38 special che impugnava l’uomo non era, infatti, registrato e nella coppia nessuno aveva il porto d’armi.

Due i colpi usati per sparare

All’interno c’erano 5 colpi, i due quelli serviti a Cacici per mettere fine alla vita della sua compagna e successivamente alla sua. Un ragazzo conosciutissimo nel quartiere di San Martino dove ha frequentato dall'asilo alle scuole medie e dove abita da sempre. Un bravo ragazzo, lo definiscono così i vicini di casa increduli di quanto successo all'interno di quell'appartamento al civico 30. L’appartamento era in ordine, nessuna lettera di spiegazione. I corpi erano sul divano in salotto, entrambi con un foro di proiettile alla tempia. L’uomo stringeva ancora in mano la pistola

Lorenza conosciutissima a Passirana

La notizia dell'omicidio-suicidio avvenuto nel quartiere di San Martino ha fatto in fretta il giro di Rho toccando in modo particolare anche la frazione di Passirana dove Gina Lorenza, mamma di 2 figli avuti da due precedenti relazioni, viveva da sempre e dove negli ultimi anni aiutava il marito nel negozio di tende situato nel centro della frazione. Una donna allegra e piena di vita, la descrivono così gli amici di sempre, che la chiamavano tutti Lorenza, sconvolti di quanto successo

Sul corpo della donna nessun segno di violenza

Sui corpi non sono stati trovati segni evidenti che facciano pensare a una colluttazione tra i due, ma sarà l’autopsia a confermare il risultato dei primi accertamenti.

 

 

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