Revocato sciopero dei benzinai: i distributori rimangono aperti
La decisione è stata presa a seguito dell'incontro avvenuto tra i sindacati e Luigi Di Maio.
Revocato sciopero dei benzinai che sarebbe dovuto scattare ieri sera alle 22.
Revocato sciopero dopo l’incontro con Di Maio
Le tre federazioni che rappresentano i gestori dei carburanti, Faib, Figisc e Fegica, hanno revocato lo sciopero di 24 ore previsto a partire dalle 22 di ieri sera. La decisione è stata presa a seguito dell’incontro avuto con il ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio al Mise, durante il quale ha annunciato di voler posticipare l’obbligo di fatturazione elettronica. Quest’ultima era la causa che aveva fatto insorgere i benzinai per mancanza di regole chiare e per la quale avevano indetto lo sciopero.
Posticipato l’obbligo della fattura elettronica
“Lo strumento della fattura elettronica è uno strumento valido, che dovrà partire quando le categorie saranno pronte. Per noi una data ragionevole è il 1 gennaio 2019. Abbiamo assicurato ai benzinai che rinvieremo questa data e quindi anche per loro partirà come per tutti gli altri”, ha spiegato il ministro Di Maio.
La soddisfazione dei gestori
Il presidente di Faib Martino Landi ha commentato positivamente l’incontro con Di Maio: “Siamo molto soddisfatti del dialogo costruttivo che si è instaurato con il ministro che non riguarda solo questo tema, molto importante per noi, ma che va a toccare altre questioni centrali per il settore: come costo della moneta elettronica e dumping contrattuale. Un dialogo che ci coinvolge e che conferma che la nostra fiducia in una collaborazione costruttiva con il ministero era stata ben riposta”.
Perché sarà introdotta la fatturazione elettronica
La fatturazione elettronica porterà all’eliminazione delle schede-carburante: documenti che attestano i costi per i rifornimenti di benzina o diesel per autovetture, necessari per scaricare tali spese. All’interno di queste, spesso ricche di errori e imprecisioni, può nascondersi l’evasione, come testimoniano le indagini effettuate in tutta Italia dalla Guardia di Finanza. Questo è il motivo per cui l’ultimo viceministro al Tesoro (con delega al Fisco), Luigi Casero, aveva seguito il dossier prevedendo l’introduzione dell’e-fattura con un percorso a tappe che avrebbe permesso a tutti di studiare gli applicativi.