Revenge porn nel Legnanese, arrestato 40enne
I militari di Legnano hanno arrestato un 40enne albanese per aver ricattato una sua connazionale
Revenge porn nel Legnanese: i Carabinieri della Compagnia di Legnano hanno arrestato un 40enne albanese, per il reato di estorsione ai danni di una donna.
Revenge porn nel Legnanese: ecco cos'è successo
Nel pomeriggio di venerdì 6 agosto 2021, i Carabinieri della Compagnia di Legnano hanno arrestato per il reato di estorsione, un cittadino albanese 40enne.
L'indagine è cominciata quando, nei giorni precedenti, una donna albanese 50enne, vedova, si era recata in una Stazione dei Carabinieri del Legnanese ed in lacrime aveva raccontato al comandante di aver conosciuto occasionalmente un connazionale con il quale, pur non sapendo nulla di lui, aveva avuto più rapporti sessuali consenzienti. Il 4 agosto, durante un rapporto orale, l'uomo l'aveva ripresa con il proprio cellulare. Da quel momento l'atteggiamento dell'uomo era cambiato improvvisamente. Il 40enne infatti aveva iniziato a minacciarla e a dirle di voler divulgare il video sui social e inviarlo anche ai familiari della donna, avanzando la pretesa di avere 5mila euro in contanti.
Il blitz dei Carabinieri e l'arresto
Con l’assenso della donna e previa autorizzazione del Pubblico Ministero della Procura di Busto Arsizio, Nadia Alessandra Calcaterra, i militari così hanno microfonato la donna e hanno organizzato la "trappola" per il 40enne. L’uomo si è presentato puntualmente all’appuntamento nel giorno e nel luogo convenuto e ha ricevuto dalla donna una parte del "riscatto", realizzato con banconote che i militari avevano precedentemente segnato. Vista l’esiguità del denaro consegnato dalla 50enne, lui però l'ha di nuovo minacciata pesantemente, richiedendo immediatamente altro denaro.
A quel punto è scattato il blitz dei Carabinieri, che lo hanno bloccato. Al momento dell’arresto l’uomo aveva il denaro ancora in una mano e nell’altra il proprio cellulare, al cui interno è stato trovato il video che, da primi accertamenti, non risulta essere stato divulgato via social network o messaggistica. L’uomo nel frattempo è stato condotto in carcere a Busto Arsizio a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.