Reati fiscali e trasferimenti fraudolenti: sequestrati 700mila euro
Le cooperative poste in liquidazione – intestate a soggetti “prestanome” – hanno omesso di versare le imposte dovute
I finanzieri del Comando Provinciale di Milano, su delega della Direzione Distrettuale Antimafia della locale Procura della Repubblica, hanno dato esecuzione a un sequestro di prevenzione, nei confronti di un cittadino italiano, che sta interessando un compendio di beni del valore di circa 700.000 Euro, comprensivo di n. 1 appartamento e n. 3 box ubicati in Milano.
Reati fiscali e trasferimenti fraudolenti
L’odierna attività rappresenta l’epilogo di una complessa operazione di polizia economico-finanziaria svolta dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Milano, che prende spunto dalla valorizzazione degli esiti giudiziari che hanno visto interessato il soggetto proposto nel contesto di più indagini.
In tale ambito, le investigazioni hanno consentito di ricostruire come il soggetto proposto abbia, negli anni, posto in essere una costante evasione fiscale, quale amministratore di fatto di società attive nel settore della fornitura di servizi di manodopera che, raggiunta una determinata soglia di indebitamento erariale, venivano di volta in volta poste in liquidazione e sostituite, nello svolgimento dell’attività d’impresa e presso la stessa sede sociale, con altre cooperative dotate del medesimo personale.
Cooperative intestate a prestanome
Nello specifico è stato appurato, da un lato, che le cooperative poste in liquidazione – intestate a soggetti
“prestanome” – hanno omesso di versare le imposte dovute e, dall’altro, che le risorse finanziarie, sottratte agli obblighi impositivi, venivano fatte confluire sui conti correnti delle nuove cooperative ovvero su carte prepagate intestate a soggetti prestanome.
In relazione a tali vicende, il soggetto proposto è stato condannato, in via definitiva, per i delitti di trasferimento fraudolento di valori, dichiarazione infedele, omessa dichiarazione, occultamento o distruzione di documenti contabili, omesso versamento dell’I.V.A. ed appropriazione indebita.
Sproporzione fra redditi e tenore di vita
La valorizzazione delle indagini economico-finanziarie alla luce della normativa del Codice Antimafia ha
consentito di rilevare, nell’arco temporale interessato dalla manifestazione della pericolosità sociale, una
sensibile sproporzione tra i redditi dichiarati dal soggetto proposto e il suo tenore di vita.
In particolare, è stato rilevato l’acquisto ed il possesso – tramite il coniuge e il figlio – dei citati immobili
localizzati nel Comune di Milano, incompatibile rispetto alle disponibilità lecite attribuibili al nucleo familiare.
Sono attualmente in corso le operazioni di immissione in possesso dei beni sequestrati da parte
dell’amministratore giudiziario, nominato dalla Sezione Autonoma Misure di Prevenzione del Tribunale di Milano.