l'intervento del Ministero dell'Interno

Radicalizzazione religiosa: espulso un tunisino

Nel 2022, tuttavia, il cittadino tunisino è rientrato illegalmente in Italia e arrestato per l’esecuzione della pena di anni 1 e mesi 4 di reclusione per il reato di rapina

Radicalizzazione religiosa: espulso un tunisino
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Questa mattina la Polizia di Stato di Milano ha eseguito il provvedimento di espulsione emesso dal Ministro dell’Interno nei confronti di un cittadino tunisino irregolare sul territorio nazionale, in quanto sprovvisto di titolo di soggiorno e autore di gravi reati per la sicurezza dello Stato tra cui la radicalizzazione religiosa.

Radicalizzazione religiosa: espulso un tunisino

Allo straniero, già destinatario di provvedimento di espulsione emesso dal Prefetto di Reggio Calabria il 29 marzo 2014, in data 26 marzo 2016 è stato notificato un nuovo provvedimento di espulsione del Prefetto di Bologna, a seguito del quale è stato rimpatriato il 01.06.2016.

Nel 2022, tuttavia, il cittadino tunisino è rientrato illegalmente in Italia e arrestato per l’esecuzione della pena di anni 1 e mesi 4 di reclusione per il reato di rapina.

A suo carico, risultano numerose sentenze di condanna irrevocabili per reati contro il patrimonio, fede pubblica e in materia di armi e stupefacenti, motivo per cui già nel 2012 fu emesso un provvedimento di cumulo pene con cui fu sottoposto alla pena detentiva di anni 6 di reclusione. Nel periodo di detenzione, lo straniero ha sempre tenuto rapporti con detenuti noti per radicalizzazione religiosa e, in generale, nel periodo di permanenza in Italia, è stato più volte ristretto in carcere e si è dedicato sistematicamente alla commissione di reati.

Rimpatriato con un volo per la Tunisia

In considerazione della mancata integrazione sociale e culturale e, soprattutto, della minaccia concreta per l’ordine pubblico e la sicurezza dello Stato, lo stesso è stato trattenuto presso il C.P.R. di Milano – Corelli al fine di ottenere dalle competenti Autorità Consolari il documento valido per l’espatrio.

Accompagnato ieri presso il Consolato della Tunisia a Milano dai poliziotti dell’Ufficio Immigrazione della Questura milanese, durante le fasi propedeutiche al rilascio del documento consolare, necessario per il rimpatrio, il cittadino tunisino ha messo in atto gesti autolesionistici e comportamenti oppositivi per attirare l’attenzione dell’Autorità diplomatica. Successivamente lo stesso è stato accompagnato presso l’aeroporto di Roma Fiumicino per essere rimpatriato, oggi, in Tunisia con volo di linea e personale di scorta.

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