Racket dei cuccioli di cani: "Usati anche per le elemosine"
Racket dei cani a Milano, Aidaa denuncia: "Cuccioli usati anche per l'elemosina". La segnalazione dopo l'operazione della Polizia di Stato.

Racket dei cuccioli di cani: dopo l'operazione della Polizia di Stato, l'Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente denuncia quanto avviene a Milano.
L'operazione a Milano
La Polizia di Stato ha fermato nella zona di piazzale Dateo a Milano due bulgari, una donna di 65 anni ed il figlio di 39, che avevano costretto in schiavitù sette connazionali fatti arrivare in Italia con la promessa di guadagni facili e poi costretti a elemosinare con i loro cani anche dodici ore al giorno. Alla sera i due raccoglievano l'incasso delle elemosine raccolte dai sette. Ora madre e figlio devono rispondere di riduzione in schiavitù dei connazionali che a loro volta sono stati denunciati per il resto di maltrattamento di animali, mentre i cani sono stati sequestrati ed affidati al canile comunale di Milano.
La denuncia di Aidaa
Hanno scritto dall'associazione:
"Da diverso tempo i volontari che si occupano di cani clochard e l'Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente avevano segnalato la presenza in città d questo gruppo i cui componenti oltre a mendicare, a volte erano costretti a impietosire i passanti specie se animalisti o amanti degli animali, ai quali vendevano i cani. Infatti ogni mese arrivava dalla Bulgaria un carico di alcuni cuccioli che vengono regolarmente distribuiti a diversi clochard che se riescono a venderli o a caderli bonariamente in cambio di soldi ricevono un compenso extra per ciascun cane. Da tempo l'associazione Aidaa seguiva questo gruppo".