Processo Hydra, anche il Comune di Legnano si costituisce parte civile

Il Comune di Legnano ha deciso di costituirsi parte civile nel processo Hydra sulle infiltrazioni mafiose sul territorio che vede imputate oltre 140 persone.

Legnano parte civile nel processo Hydra sulla mafia in Lombardia

La costituzione di parte civile di Palazzo Malinverni (con deliberazione di Giunta firmata dal sindaco Lorenzo Radice e dal segretario generale Riccardo Nobile) segue quella della Città metropolitana di Milano, ritenutasi parte offesa in qualità di ente territoriale di area vasta preposto, tra le altre cose, alla rappresentanza dei propri cittadini. Il procedimento coinvolge persone le cui condotte, sulla base delle indagini, avrebbero avuto effetti e coinvolto anche il territorio di Legnano dove alcuni di loro hanno risieduto e operato e sul quale, da tempo, è stata accertata l’esistenza dell’organizzazione della ‘Ndrangheta denominata "locale di Legnano-Lonate Pozzolo".

"La comunità non accetta passivamente la presenza mafiosa"

Il sindaco Lorenzo Radice dichiara:

"Questa scelta vuole ribadire con forza il nostro impegno istituzionale contro le infiltrazioni mafiose ed è una decisione politica, ossia rivolta alla comunità, una decisione che, oltre a rappresentare un dovere civico e morale, ha lo scopo di affermare con vigore che la comunità del Legnanese non accetta passivamente e in silenzio la presenza mafiosa. Inoltre, altrettanto importante, vogliamo accedere a quelle informazioni che potranno aiutarci a rafforzare la conoscenza e quindi la cultura della Legalità sul territorio, a contrastare l’'effetto domino' provocato dalla presenza di soggetti e attività legate alla criminalità organizzata e a rafforzare il senso di sicurezza delle persone. I cittadini devono sapere chiaramente che Legnano sta dalla parte della legalità".