Processo Cazzaniga: "Alleviavo le sofferenze, non volevo la morte dei pazienti"
In tutto sono 15 gli omicidi di cui è accusato il medico, 12 in ambito ospedaliero e tre all’interno della famiglia dell’ex amante Laura Taroni.
Processo Cazzaniga: ieri, lunedì 12 marzo 2019, l'ex vice primario dell'ospedale di Saronno ha risposto alle domande del pubblico ministero.
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Processo Cazzaniga
Il dottor Leonardo Cazzaniga ha parlato per oltre sei ore rispondendo alle domande dell'accusa affermando di aver agito per alleviare le sofferenze dei pazienti. L'ex viceprimario del Pronto soccorso di Saronno, accusato del'omicidio di 12 pazienti in corsia e tre nell'ambito famigliare dell'ex amante Laura Taroni, ha difeso in aula il metodo e il suo agire. “Non ho mai desiderato la morte di nessuno. La somministrazione di farmaci come Midazolam Propofol o morfina aveva come solo scopo quello di alleviare la sofferenza dei pazienti che arrivavano in ospedale in fase terminale. Ho traghettato verso la morte persone che sarebbero comunque decedute”. Parlando poi delle cure palliative che a suo dire metteva in atto ha sottolineato come “anche negli hospice c'è un'accelerazione della morte naturale, solo che in un Pronto soccorso il tempo si misura in minuti e ore. I pazienti però meritano lo stesso trattamento umano per alleviare la sofferenza”.