OMICIDIO DI RESCALDINA

Processo Carol Maltesi, il pm: "Ergastolo per Davide Fontana"

Nuova udienza in Tribunale, chiesti quasi 4 milioni di euro come risarcimento per figlio, ex compagno e genitori della vittima

Processo Carol Maltesi, il pm: "Ergastolo per Davide Fontana"
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Processo per l'omicidio di Carol Maltesi: la richiesta del pubblico ministero.

Processo Carol Maltesi, "Ergastolo per Davide Fontana"

"Ergastolo per Davide Fontana con isolamento diurno per 2 anni e un anno per ogni campo di imputazione". Questa la richiesta fatta oggi, lunedì 29 maggio 2023, dal pm Carlo Alberto Lafiandra durante il processo per l'omicidio di Carol Maltesi, la 26enne brutalmente uccisa (come confessato da Fontana stesso) nel suo appartamento di via Melzi a Rescaldina durante la videoregistrazione di un filmato hard.
Per il pm l'uccisione di Carol è stata pianificata da Fontana, ex fidanzato e poi amico della vittima: "E' stato notevole sforzo investigativo per ricostruire questa vicenda - ha spiegato Lafiandra nella sua requisitoria - Vediamo l'aggravante per aver commesso il fatto su persona a cui era legato da affetto: amore e fiducia reciproca non sono solo nel matrimonio, ora è estesa anche ai conviventi e a chi ah relazione affettiva". Il pm ha parlato del "terreno di cultura" dove sarebbe maturato il delitto: "Salvatore Galdo (nota: compagno di Carol) e Fontana vivevano come competitor: il primo era il compagno ufficiale che vede Fontana come presenza non gradita, Fontana era  provava invece ancora qualcosa. L'imputato, tra l'altro, aveva esternato il suo malessere di vedere Carol con un'altra persona. Tra giugno e dicembre 2021 Fontana ha creato ben 10 utenti fittizi di Onlyfans dove chiedeva custom da pubblicare specificando che il protagonista doveva essere Fontana e non Galdo, screditando le prestazioni professionali di quest'ultimo: e questo valore ha un valore probatorio fondamentale, con la creazione e predisposizione della scena del delitto". Il rapporto tra vittima e l'imputato: "Sappiamo di un primo litigio tra Fontana e Carol, con toni anche molto forti mai utilizzati prima dall'imputato, termini quali 'fottiti', 'non conosci il valore dell'amicizia'; poi il 26 dicembre 2021 una lite molto forte in relazione a un'apericena a cui Fontana era stato all'ultimo escluso".

La gelosia e "il gran finale"

Il pm ha proseguito: "Maltesi era vittima della gelosia di Galdo e di Fontana: quella del primo era esplicita, quella di Fontana era sommersa. Fontana ha parlato della paura di perdere Carol, ha cercato di scacciare il sentimento ma la gelosia c'è. Fontana, con profilo falso, inizia a proporre video boundage: Maltesi propone bonifico per pagamento ma Fontana vuole Paypal (a suo nome). Poi l'allestimento del 'set del delitto': 'l gran finale l'ho già in testa, ma quello sarà solo il gran finale dei nostri video" scriveva Fontana fingendosi un cliente annunciando la trama del video, stesso messaggio in cui descrive che Maltesi debba "essere 'immobilizzata il più possibile, più delle altre volte', con anche un bavaglio, "scotch intorno alla bocca, non devi riuscire a parlare non come le altre volte" e chiede per lei un cappuccio "per non farti vedere niente"
E ancora: "Una scena boundage dove non viene previsto nulla per la sicurezza, nulla con cui Carol potrebbe chiedere aiuto. Alle 21.20 della sera prima del video, Fontana inoltre le scrive che deve essere "privata del suo cellulare e obbligata e riferire il codice di sblocco": vuole essere certo di ottenerlo e nella fase successiva perchè servirà per prendere tempo per distruggere e nascondere il cadavere, che lui deve avere già programmato. Nelle conversazioni mai fatto cenno di un martello, non se ne parra in nessun caso; vi è l'aggravante di aver posto la vittima nell'impossibilità di agire: era il momento propizio e il giorno dopo avrebbe lasciato Rescaldina e sarebbe rimasta altrove. Dopo l'omicidio si è finto Carol dicendo di avere il Codiv così da far sì che non la si vedesse in giro. Prima di ucciderla le ha fatto mandare un messaggio vocale per far ingelosire il compagno così da renderlo sospettato". Da qui la richiesta: "Sussistono entrambi i motivi della premeditazione ossia la pianificazione del fatto e la meditazione e riflessione del gesto: qui pianificazione con lasso temporale di almeno una settimana, e anche più. Vi è poi stato il taglio ed eviscerazione del cadavere con rimozione dei tatuaggi per evitare il riconoscimento, l'acquisto del congelatore fingendosi Carol, tutto pianificato a monte. Alla vittima 13 colpi con frattura cranica con infiltrazione emorragica che non aveva ucciso Carol nell'immediato, la morta è avvenuta poi per sgozzamento. Il martello è stato quindi usato per darle sofferenze aggiuntive".

Per i genitori chiesto 1 milione di euro

"Questo omicidio è quasi un unicum - ha dichiarato Emanuela Scalia, avvocato di Fabio Maltesi, papà di Carol - Siamo abituati a donne uccise per mano di uomini ma questo caso è raro: è caratterizzato da plurime condotte ognuna con violenza inspiegabile e ferocia. Abbiamo sentito di sgozzamento, depezzamento, corpo buttato un dirupo come fanno quelli che si disfano della spazzatura. Il padre mi ha detto di aver avuto un sogno nella vita: quello di avere famiglia, Carol era la sua gioia più grande, una ragazza molto dolce, amorevole, che si è trovata sfortunatamente da ragazzina a dover affrontare la malattia della madre che l'ha stravolta sia sotto il profilo psicologico ed economico. Ha rinunciato alla sua vita di adolescente, si è occupata della madre, ha dato grandissime soddisfazioni ai genitori a scuola, nello sport (equitazione), amava viaggiare. Ora tutte queste cose non le potrà più fare: Fontana ha distrutto la vita di tutta la famiglia, il dolore è qualcosa di non curabile, nulla potrà aiutarli ad andare avanti. Non posso dimenticare quando ho dovuto avvisare il padre di quelo che era accaduto: ricordo le sue urla di dolore. 'La mia bambina non c'è più' ha detto". E ancora: " Fontana ha agito nella piena capacità di intendere e volere, dice di essere dispiaciuto ma non ha fatto nulla per cercare di dimostrare di essere pentito. Ha confessato solo quando non poteva fare altrimenti. Carol è stata uccisa senza potersi difendere. Pena servirà per dare un minimo di dignità a questa ragazza alla quale è stato tolto tutto".

Gli altri risarcimenti

Le parti civili hanno poi chiesto 2 milioni di euro per il bimbo di Carol e 800mila euro per il papà del bimbo.

La perizia: "Fontana è sano"

"Fontana è sano di mente". E' stato questo l'esito della perizia psichiatrica presentata sempre oggi in aula da parte del medico Mara Bertini. La prossima udienza sarà lunedì 5 giugno alle ore 11.30 con la requisitoria della difesa. Il 12 giungo è invece attesa la sentenza.

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