Centro sociale Pertini

Partita a carte finita in tragedia al circolo: morto anche l'altro anziano

Francesco Casaburi, che avrebbe sferrato un pugno all'amico Vincenzo Gibilaro (poi morto all'ospedale di Legnano), è stato vittima di un infarto.

Partita a carte finita in tragedia al circolo: morto anche l'altro anziano
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È morto a causa di un infarto l'anziano che, secondo una prima ricostruzione dei fatti, lo scorso 1 ottobre avrebbe sferrato un pugno all'amico con il quale stava giocando a carte al centro sociale Pertini-Il salice di Legnano, nel corso di una partita sfociata in tragedia.

Tragica partita a carte al Salice: morto l'anziano che avrebbe sferrato il pugno

Dopo l'alterco infatti Vincenzo Gibilaro, 78 anni, fu colto da malore e morì poco dopo all'ospedale cittadino. Sulla vicenda è in corso un'indagine della Polizia di Stato e proprio mentre si attendeva l'esito dell'autopsia, essenziale per capire se fosse stato il pugno a causare il decesso, si è spento anche Francesco Casaburi, il presunto aggressore. Il pensionato aveva avuto un infarto qualche giorno fa ed era stato ricoverato: ieri, mercoledì 3 dicembre, si è diffusa la notizia della sua morte.

Il bar del centro sociale, dov'è avvenuta la lite, è stato chiuso dal questore

Intanto il bar e la cucina del centro sociale di via dei Salici, dov'è avvenuta la lite, sono stati chiusi dalla Polizia di Stato su ordine del questore di Milano, che ne ha disposto la sospensione della licenza per una settimana a partire da venerdì 29 novembre. La riapertura è prevista per venerdì 6 dicembre, data in cui l'Amministrazione comunale ha in programma la presentazione dei gestori e dei programmi del centro sociale Pertini-Il salice e del centro di aggregazione giovanile di Mazzafame, alla presenza, in rappresentanza dell'Ati aggiudicataria, di Emilia Calini (Italia Sahel Lavoro impresa sociale) e di Marco Cribioli, presidente della cooperativa Albatros onlus.

Il sindaco Radice: "Il Pertini è un presidio di legalità, cultura e socialità"

La decisione del questore ha fatto discutere nel quartiere e sabato 30 novembre il sindaco Lorenzo Radice è intervenuto sottolineando come il centro sociale sia stato "negli ultimi 10 anni motore di cambiamento positivo per il quartiere Mazzafame". Così ha detto il primo cittadino:

"Un presidio di legalità, cultura, socialità, insieme alla parrocchia, alla contrada La Flora , alle tante associazioni del quartiere e della Casa del volontariato , con la biblioteca di Legnano, l'istituto comprensivo di via dei Salici e da qualche anno anche con la residenza sanitaria disabili Padre Crespi e con le tante associazioni sportive dei campi di via della Pace e di via Amicizia. A tutti loro va il grazie della nostra comunità cittadina per aver negli anni trasformato un pezzo di città e averlo reso uno dei centri del nostro territorio. Questo risultato è stato raggiunto anche attraverso tantissimi progetti, fatti in rete da associazioni e realtà del terzo settore, che in questi anni abbiamo valorizzato e raccontato".

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