Parabiago: nuova fumata nera per il presidente del consiglio comunale

Nuova fumata nera per l'elezione del presidente del consiglio comunale. Non sono bastate 53 votazioni per nominare il nuovo presidente

Parabiago: nuova fumata nera per il presidente del consiglio comunale
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Nuova fumata nera per l'elezione del presidente del consiglio comunale.

Dopo 53 votazioni ancora nulla di fatto

Solo 4 i consiglieri della maggioranza presenti: i leghisti Luca Ferrario e Ulisse Cherubelli, e i forzisti Gianemilio Belloni e Mario Grandini. Tra le fila dell'opposizione presenti il pentastellato Christian Vitali e il centrosinistra con Alessandra Ghiani, Giorgio Colombo, Edoardo Bollati e Anna Maria Cogliati, nome candidato alla presidenza del consiglio comunale per i "dem" e Noi Democratici Impegnati.
Dopo le 50 votazioni fatte nella seduta di giovedì 21 febbraio, oggi ne sono state fatte altre 3, ma la maggioranza si è mostrata ancora divisa.

Due consiglieri lasciano l'aula e fanno saltare il numero legale

Situazione che ha indotto due consiglieri del centrodestra a lasciare l'aula e a far mancare così il numero legale per la votazione. "Basta così - ha chiosato il leghista Ferrario - io la buona a volontà l'ho messa. I banchi della maggioranza sono vuoti e non si è riusciti a trovare un nome su cui la maggioranza può convergere. Mi duole ricordare che questa gestione politica fallimentare della maggioranza ha origini molto lontane. Spero che alla prossima seduta i consiglieri possano avere un presidente consono". Autocritica anche da parte del consigliere di Forza Italia Grandini, che lascia l'aula.

Il grido delle opposizioni: "La maggioranza faccia un passo indietro"

Il grido delle opposizioni è unico: "Mi auguro che la maggioranza ora faccia un passo indietro" chiosa Vitali, seguito dal centrosinistra. "L'assenza che meno comprendo oggi è quella del sindaco raffaele cucchi - continua Ghiani - parabiago non ha certo bisogno di questi giochini". A margine del consiglio, Belloni - nome si cui la maggioranza avrebbe dovuto convergere - dichiara ai giornali: "Sono qui a difendere la mia dignità. Borghi, nel 2010, ha sempre creduto in me. Mi sembra di aver dato tanto, ho sempre fatto quanto richiesto da Forza Italia e sono sempre stato presente, votando sempre con la maggioranza, anche se a volte a testa bassa. Ringrazio i consiglieri che non mi hanno votato, ma che forse non meritano nemmeno di fare i consiglieri perché si sono dimessi dalle commissioni, sono mancati in consiglio o arrivati tardi. Io oggi salvo la mia dignita'. Ringrazio i cittadini e i miei elettori, io continuo a essere consigliere e capogruppo di Forza Italia".
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