ALLARME SICUREZZA

Oratorio chiuso per motivi di sicurezza… dopo la rissa

A Mazzo, aperto solo per il catechismo e i compiti, chi entra sarà segnalato alle forze dell'ordine

Oratorio chiuso per motivi di sicurezza… dopo la rissa

L’oratorio di Mazzo rimarrà aperto solamente per le attività pastorali come il catechismo e il doposcuola. Potranno accedere solamente i bambini dell’iniziazione cristiana, i loro genitori e i docenti che si occupano del doposcuola.

Il prevosto Monsignor Norberto Donghi: “Decisione temporanea presa per motivi di sicurezza dopo una rissa”

Questo in sintesi il testo del cartello posizionato fuori dai cancelli dell’oratorio dal nuovo prevosto di Rho  Monsignor Norberto Donghi dopo una rissa avvenuta nei locali della struttura situata a lato della chiesa di Santa Croce in via Sauro “Abbiamo preferito prendere questa soluzione, temporanea, per evitare problemi di sicurezza – afferma don Donghi – Una decisione presa dopo aver avvisato le forze dell’ordine di quando avvenuto nei giorni scorsi. Per motivi di sicurezza – si legge ancora sul cartello affisso fuori dall’oratorio della frazione rhodense – l’accesso non sarà consentito ad altre persone fino a data da destinarsi. Inoltre, nelle giornate di sabato e domenica l’oratorio rimarrà chiuso. In questo periodo – si legge ancora nel cartello  esposto – chiunque non rispetterà le indicazioni e sarà sorpreso all’interno dell’oratorio, in cortile, salone o altri ambienti, sarà segnalato alle forze dell’ordine.

Una parrocchia senza una guida dopo le “dimissioni” per motivi di salute del parroco don Giannuzzi

Una parrocchia quella di Mazzo, così come Terrazzano e San Pietro, senza un parroco “Era stato nominato don Tommaso Giannuzzi – spiega il prevosto Monsignor Donghi  – ma dopo un mese ha dovuto lasciare l’incarico per problemi di salute. A Mazzo ci sono tre sacerdoti anziani e un educatore ed è nostra premura trovare al più presto una soluzione anche per evitare che si ripetano episodi come quello verificatosi nei giorni scorsi

“Chiediamo un intervento netto e immediato delle forze dell’ordine”

Fatti quelli di Mazzo che preoccupano come affermato in queste ore da Christian Colombo consigliere comunale della Lega  “Come Lega, chiediamo innanzitutto un intervento netto e immediato delle Forze dell’Ordine. È necessario un presidio più visibile e costante sul territorio per ripristinare la legalità e la sicurezza dei cittadini. Occorre un segnale forte che faccia comprendere come certi comportamenti non possano essere tollerati e che le regole basilari della convivenza civile vadano rispettate da tutti”.

“La sicurezza è il primo passo ma serve una risposta sociale forte”

Tuttavia, secondo la Lega, la sola repressione non è sufficiente. “Allo stesso tempo – spiega Colombo – lanciamo un forte appello a tutta la comunità di Mazzo. La sicurezza è il primo passo, ma serve una risposta sociale forte. Chiediamo alle famiglie, alle associazioni, ai volontari e ai servizi comunali di incontrarsi e fare fronte comune. Dobbiamo interrogarci su cosa possiamo offrire a questi giovani ed evitare che il quartiere sia attrattivo per brutte compagnie provenienti dai paesi vicini. È cruciale unire le forze – conclude Colombo – per proporre alternative valide e modi sani di stare insieme, intercettando il disagio prima che diventi solo un problema di ordine pubblico. Il quartiere può e deve reagire unito, sia nel chiedere rispetto, sia nell’offrire opportunità”.