Operazione piazza pulita: inizia il processo contro l'ex sindaco Fratus
Alla sbarra anche l'ex vicesindaco Cozzi e l'ex assessore ai lavori pubblici Chiara Lazzarini.
Operazione piazza pulita: è iniziato questa mattina, lunedì 21 ottobre, il processo contro l'ex sindaco di Legnano Fratus.
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Operazione piazza pulita: inizia il processo contro l'ex sindaco Fratus
Sta iniziando in questi minuti, davanti al giudice monocratico del Tribunale di Busto Arsizio Daniela Frattini, la prima udienza del processo penale a carico dell'ex sindaco di Legnano Gianbattista Fratus (Lega), dell'ex vicesindaco Maurizio Cozzi (Forza Italia) e dell'ex assessore ai Lavori pubblici Chiara Lazzarini (sempre Forza Italia), arrestati lo scorso 16 maggio nell'ambito dell'inchiesta Piazza pulita coordinata dal pm bustocco Nadia Calcaterra. Presenti in aula tutti e tre gli imputati, accusati di turbata libertà degli incanti (al solo Fratus è contestata anche la corruzione elettorale). L'ex sindaco è difeso dagli avvocati Maira Cacucci e Alessandro Bernasconi, Cozzi dall'avvocato Cesare Cicorella, Lazzarini dagli avvocati Enrico De Castiglione e Alessandra Zanchi. L'udienza si è aperta con la costituzione di parte civile del Comune di Legnano e di Amga spa, i cui interessi sono tutelati dall'avvocato Di Matteo, e di Euro.pa service, rappresentata dall'avvocato Carlo Delle Piane.
La prima udienza
"Vorrei hiudere l'istruttoria entro Natale". Così il giudice Daniela Frattini ha concluso la prima udienza del processo a carico dell'ex sindaco Gianbattista Fratus, delll'ex vicesindaco Maurizio Cozzi e dell'ex assessore ai Lavori pubblici del Comune di Legnano Chiara Lazzarini. Una seduta prettamente tecnica, nel corso della quale il legale di Comune e Amga Elisabetta Di Matteo e di Euro.pa service Carlo Delle Piane hanno depositato l'atto di costituzione di parte civile nel processo.In apertura l'avvocato Maira Cacucci, difensore dell'ex primo cittadino insieme al collega Alessandro Bernasconi, ha contestato l'iter seguito da Palazzo Malinverni per deliberare la costituzione di parte civile. Secondo il legale infatti non sussistono i profili di urgenza e di immediata esecutività dell'atto amministrativo: la delibera avrebbe dovuto seguire l'iter consueto e, per poter essere considerata efficace, sarebbero dovuti trascorrere i classici dieci giorni dalla pubblicazione sull'albo pretorio (a oggi ne sono passati solo quattro).
La replica del legale del Comune non si è fatta attendere: l'avvocato Di Matteo ha spiegato come la figura del commissario prefettizio assorba in sé tutti i poteri dell'ente pubblico e che, nel diritto amministrativo, è quest'ultimo che stabilisce se un atto rivesta o meno carattere di urgenza.
Anche il pubblico ministero Nadia Calcaterra, titolare dell'inchiesta Piazza pulita, ha sottolineato come, nella presunta tardività che le difese imputano a Palazzo Malinverni, non vada conteggiato il periodo agostano e che già a settembre la macchina amministrativa si era mossa con tutti gli atti preliminari necessari alla costituzione di parte civile.
Il giudice Daniela Frattini ha infine deciso di rinviare l'udienza a lunedì 28 ottobre per valutare e decidere se la richiesta sia accettabile o meno. Infine ha dettato il fitto calendario del processo, che prevede dieci sedute prima di Natale.
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