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Operazione "Madera 2019", chiuse le indagini nei confronti di 57 persone

Il provvedimento in rassegna rappresenta l’epilogo di una complessa attività di polizia giudiziaria ed economico finanziaria

Operazione "Madera 2019", chiuse le indagini nei confronti di 57 persone
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Chiusura delle indagini nei confronti di 57 soggetti per l'operazione "Madera 2019": oltre sei tonnellate di stupefacenti, del tipo marijuana e hashish, sequestrati in un solo anno.

Operazione Madeira 2019: chiusura delle indagini

I finanzieri del Comando Provinciale di Milano, a conclusione di un’attività di indagine coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della locale Procura della Repubblica, stanno notificando – in varie regioni italiane – un avviso di conclusione delle indagini nei confronti di 57 soggetti di nazionalità italiana, spagnola e albanese, tra i quali uno gravato da precedenti per associazione mafiosa.

Nei confronti dei soggetti attualmente detenuti, a vario titolo, presso Istituti penitenziari, l’attività viene svolta con la collaborazione dei Reparti della Polizia Penitenziaria.

Spaccio su tutto il territorio

Il provvedimento in rassegna rappresenta l’epilogo di una complessa attività di polizia giudiziaria ed economico finanziaria, svolta dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Milano, con l’ausilio tecnico del Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata (S.C.I.C.O.) della Guardia di Finanza, che ha permesso di ricostruire l’operatività di due distinte associazioni criminali transnazionali, in grado di movimentare, complessivamente, oltre sei tonnellate di stupefacenti, del tipo marijuana e hashish, in un solo anno.

Nel corso delle attività di indagine – che ha inoltre reso necessaria l’attivazione dei canali di cooperazione internazionale ed europea giudiziaria e di polizia, avviati anche grazie al supporto del II Reparto del Comando Generale della Guardia di Finanza e della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga (D.C.S.A.) – è stato appurato, da parte dei sodalizi criminali investigati:
- l’utilizzo di vaste, capillari e articolate reti logistiche di approvvigionamento, trasporto, stoccaggio e distribuzione dello stupefacente, realizzate attraverso la costituzione di plurime società di comodo ed il ricorso a numerose spedizioni di copertura;
- l’impiego di apparati smartphone dotati di sofisticate applicazioni per la trasmissione criptata delle comunicazioni;
- il ricorso ad un sistema di trasferimento dei proventi del traffico di droga estraneo ai tradizionali circuiti finanziari, basato su meccanismi di compensazione informale delle partite di denaro (c.d. hawala o fei chi'en).

Lo scorso novembre, 42 destinatari dell’odierno provvedimento erano già stati attinti da misura cautelare personale, di cui 6 mediante esecuzione di specifico Mandato di Arresto Europeo in Spagna ed Olanda, a cura degli competenti organi collaterali di polizia esteri con il supporto di Eurojust ed Europol.

Un nuovo sodalizio individuato

L’ulteriore attività investigativa ha ora consentito di individuare un altro sodalizio, capeggiato da due fratelli di origine italiana che, con il supporto di un parente e di altri sodali, avvalendosi di un’articolata struttura organizzativa operante in Spagna e Italia, hanno gestito l’importazione di ingenti quantitativi di stupefacente del tipo marijuana e hashish nel territorio nazionale, sin dall’anno 2014, attraverso spedizioni di bancali contenenti carichi di copertura.

Sono attualmente in corso perquisizioni nelle province di Milano e Monza Brianza che vedono impiegate unità cinofile del Corpo sia antidroga che per la ricerca di valuta.
Si evidenzia che il procedimento penale verte ancora nella fase delle indagini preliminari e che la responsabilità degli indagati sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.

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