Omissione di atti d’ufficio, tre avvisi di garanzia per l’ex bar «La Sabilla»
La Procura della Repubblica di Milano ha iscritto nel registro degli indagati un assessore e due dipendenti comunali
Un bene di proprietà comunale, l’ex bar «La Sabilla» di piazza San Vittore, è oggetto di una interdittiva antimafia da parte del Prefetto di Milano.
Gli avvisi di garanzia
Interdittiva antimafia che trae impulso da un procedimento penale in corso, con indagini da parte della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano che potrebbe aver fatto arrivare nelle scorse settimane in Comune informazioni di garanzia. La notizia è circolata nelle scorse ore grazie all’interrogazione con richiesta di risposta scritta protocollata in Comune, fatta da un Consigliere comunale di opposizione che lo scorso 26 aprile ha chiesto, senza al momento ottenere nessuna risposta, se rispondesse al vero quanto sta circolando in città e chi sarebbero i destinatari delle informative emesse dalla Procura: informazioni o avvisi di garanzia che hanno come destinatari un assessore della Giunta guidata dal Sindaco Andrea Orlandi e due dirigenti dell’Amministrazione comunale rhodense.
La storia
L’ex bar la Sabilla era situato nei locali di proprietà del Comune in piazza San Vittore e gestito in concessione dapprima dalla Ristoservice S.r.l. e poi, mediante cessione di contratto di concessione, dalla Mediterraneo S.r.l.s: società fondata il 18 maggio del 2021 e che il 21 giugno del 2021, ovvero solo un mese dopo la sua costituzione con un capitale sociale versato di mille euro, aveva preso in gestione il bar, dopo i controlli fatti dal Comune. Venerdì 7 aprile del 2023 gli agenti della Polizia Locale di Rho, insieme alle altre forze dell’ordine presenti sul territorio, avevano messo in esecuzione la interdittiva antimafia assunta dalla Prefettura di Milano, disponendo la chiusura del bar “La Sabilla”.
Il provvedimento nei confronti del bar è stato adottato ad esito di indagini e accertamenti ancora in corso. Si ipotizzano relazioni tra la Società che gestisce il locale in piazza San Vittore e altre collegate alla ‘ndrangheta. Da allora il bar non ha più riaperto e, nonostante due bandi emessi dall’Amministrazione comunale, non è stato al momento assegnato a nessuna nuova società. Ora, a distanza di un anno le voci (con conseguente presentazione di una interrogazione di un consigliere di opposizione) di informazioni di garanzia emesse nei confronti di altrettanti rappresentati dell’Amministrazione Comunale Rhodense.
La replica del Comune
L’Amministrazione comunale di Rho precisa che gli avvisi di garanzia di cui è stata data notizia riguardano un amministratore e due dipendenti comunali, in virtù del ruolo che ricoprono rispetto all’oggetto delle indagini. E’ in corso una indagine per omissione di atti di ufficio per quanto riguarda la riscossione delle somme dovute al Comune di Rho da parte del locatario inadempiente dei locali del Bar Sabilla situato in piazza San Vittore. Le somme dovute sono, ad oggi, state riscosse dal Comune per cui non si profila nessun rilievo e, sentito il legale dei soggetti coinvolti, si prevede di conseguenza l’archiviazione del procedimento penale. Quanto pervenuto nulla ha a che vedere con le indagini penali che riguardano l’interdittiva antimafia relativa ad altri soggetti e a fatti estranei all’Amministrazione comunale.