RESCALDINA

Omicidio Carol Maltesi, le motivazioni della sentenza: "Fontana si è sentito usato"

Ecco perchè la corte ha deciso di escludere la premeditazione per l'uccisione della giovan

Omicidio Carol Maltesi, le motivazioni della sentenza: "Fontana si è sentito usato"
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Omicidio di Carol Maltesi di Rescaldina, le motivazioni della sentenza di primo grado che ha condannato a 30 anni Davide Fontana.

Omicidio Carol Maltesi, le motivazioni della sentenza

Il 13 giugno 2023 era stata messa la sentenza di primo grado nei confronti di Davide Fontana, bancario 43enne che aveva confessato l'omicidio di Carol Maltesi, 26enne, a Rescaldina: per lui 30 anni di carcere. La corte  aveva escluso le aggravanti della premeditazione, delle sevizie e futili a abbietti motivi (che avrebbero significato l'ergastolo) ritenendo sussistenti invece quelle delle minorata difesa e della relazione affettiva tra i due.

Le motivazioni della sentenza

La corte non ha riconosciuto la premeditazione nell’agire di Fontana: "E' ben difficile credere che Fontana abbia covato per lungo tempo il fermo proposito di sopprimere la donna comunque amata, che soprattutto gli permetteva di continuare a vivere in modo per lui finalmente pieno e gratificante - recita il giudice - E' questo un elemento che gioca contro l'ipotesi della premeditazione". Stessa cosa per i falsi profili di "Onlyfans" con cui Fontana si spacciava per cliente: "Nulla è concretamente emerso dall'istruzione dibattimentale a riprova del fatto che tali falsi profili siano stati realizzati per precostituire le condizioni per la realizzazione dell'omicidio dell'11 gennaio 2022 - si legge ancora - Anzitutto è incontroverso che la realizzazione del primo di tali profili risalisse già al giugno 2021: l'imputato quindi avrebbe premeditato l'omicidio fin da quel momento ad avrebbe mantenuto fermo tale proposito per circa 7 mesi. Ciò, tuttavia, appare poco credibile". Così anche per il famoso "Gran finale" annunciato da Fontana (fingendosi cliente) per l'ultimo video insieme: "La frase 'Il gran finale l'ho già in testa ma quello sarà solamente il finale dei nostri video' è stata pronunciata in risposta all'idea in quel momento prospettata non da lui ma dalla Maltesi di "arricchire" la sceneggiatura del filmato - si legge ancora - Quindi, l'uccisione di Maltesi fu conseguenza di condotta "voluta" del Fontana, sorretta da dolo diretto, inteso come cosciente volontà di provocare la morte della donna, se non dal dono intenzionale, inteso quale perseguimento della morta come scopo finale dell'azione, ma non di premeditazione".

L'omicidio

"La vera ragione per la quale uccise Maltesi viene individuata nella circostanza che l'uomo si rese conto che ormai la Maltesi, dopo averlo in qualche misura usato, si stava allontanando da lui, scaricandolo - si legge nelle motivazioni - Probabilmente Fontana si è reso conto che la giovane e disinibita Maltesi si era in qualche misura servita di lui per meglio proseguire i propri interessi personali e professionali e lo avesse usato e ciò ha scatenato l'azione omicida. A spingere l'imputato a uccidere Maltesi non fu quindi la gelosia ma la consapevolezza di aver perso la donna amata, accompagnata dal senso crescente di frustrazione per essere stato da lei usato e messo da parte».

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