Non rispetta il divieto di avvicinamento alla sua ex e torna a picchiarla, ora andrà in carcere

Il giudice lo aveva avvisato: se si fosse avvicinato di nuovo a lei, sarebbe finito in carcere. Lei lo ha riaccolto pochi mesi fa, e lui è tornato a picchiarla.

Non rispetta il divieto di avvicinamento alla sua ex e torna a picchiarla, ora andrà in carcere
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Aggressioni e maltrattamenti erano iniziati nel 2017, il giudice aveva disposto il divieto di avvicinamento alla sua ex. Pochi mesi fa avevano ricominciato a frequentarsi, e lui è tornato a maltrattarla.

Osservato speciale dai carabinieri, non rispetta il divieto di avvicinamento

Era stato giudicato come "pericolosissimo", e per questo lui, un 27enne di Parabiago era un sorvegliato speciale da parte dei Carabinieri di Parabiago e di Legnano. Pericoloso e violento, tanto che in più circostanze aveva minacciato e picchiato la propria compagna. Ciò lo aveva portato a essere soggetto di un divieto d'avvicinamento alla donna, con la quale era però tornato a frequentarsi pochi mesi fa. Ma lui non è cambiato, e ha ripreso a maltrattarla e aggredirla. Ora andrà in carcere.

I maltrattamenti

I fatti conosciuti agli inquirenti sono iniziati nell’autunno del 2017 con una serie di aggressioni e di maltrattamenti in casa. A metà  novembre, una discussione avuta in un bar per futili motivi fece scatenare l’ira dell’uomo. Tanto che furono necessarie una decina di persone, tra amici e parenti presenti, a tenerlo per impedirgli di picchiare la donna,
33enne del luogo, dopo che già l’aveva presa per la gola. Allontanato da lei se la prese con l'auto, ammaccando il portellone posteriore con una ginocchiata. Nella notte, poi, l’aveva raggiunta presso l’abitazione supplicandola di non lasciarlo, minacciando di farsi del male se fosse successo. Lei, per paura, aveva detto di no. Al rifiuto, quello che sembrava essere un innamorato pentito si era nuovamente trasformato in una furia, venendo fermato ancora dai parenti.

La denuncia

Dopo altri venti giorni di convivenza, nuovi e reiterati episodi di violenza aggravati anche dall’abuso di alcool. Lei aveva quindi  deciso di allontanarlo ma senza denunciarlo. E’ stato solo dopo l’ennesimo gravissimo episodio che la donna si è decisa a denunciare i fatti ai Carabinieri. Una notte, quando ormai non coabitavano più, la donna nel
rientrare a casa se l’era trovato nelle scale di casa. Nascosto, era saltato fuori all’improvviso dicendole che voleva soltanto parlarle. Ma ancora una volta erano stati strattonamenti e schiaffi. Molti di questi episodi erano avvenuti davanti alla figlia minorenne della donna avuta da un precedente matrimonio.

Minacce anche al telefono

Numerosissime erano stati anche gli episodi di minaccia al telefono e su Whatsapp con le amiche della donna, dopo che lei lo aveva “bloccato”. Minacce che arrivavano, sul telefono delle amiche, sempre quando lei vi era in compagnia.  Situazioni inspiegabili che le angosciavano e che hanno fatto più volte pensare che l’uomo le stesse seguendo. I militari avevano poi scoperto che l'uomo, utilizzando precedentemente il telefono dell'ex compagna, era riuscito a connettersi all'account della donna, e da lì la teneva sotto controllo. Bastava una foto, un messaggio, e lui sapeva dov'era lei. E  scattava la “rappresaglia”, fatta di minacce.

La prima ordinanza

Visti i fatti, le comunicazioni all'Autorità Giudiziaria erano state immediate, con la richiesta di misure cautelari verso l'uomo. Il Gip aveva dunque disposto il  “divieto di avvicinamento” all’abitazione ed ai luoghi frequentati dalla vittima.  L’intento era eliminare le possibilità di contatto tra l’uomo e la vittima impedendogli di avvicinarsi a lei. Con un avvertimento: in caso di violazione del divieto, per lui si sarebbero aperte le porte del carcere.

Tornano a frequentarsi, riprendono le violenze

Nonostante tutto, i due hanno ripreso a frequentarsi pochi mesi fa. E a fine maggio, le condotte violente e vessatorie sono riprese: minacce, percosse e, forse, un danneggiamento dell'auto della donna che al momento non si sarebbe riusciti a ricondurre con certezza all'uomo.  L’ultimo intervento era stato il 5 agosto: i Carabinieri erano sopraggiunti mentre l’uomo aveva aggredito la ex compagna e sua madre, bloccandolo. Immediata la comunicazione all’ufficio Gip che ha disposto la trasformazione della misura e l’arresto dell’indagato.

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