Arresto

Nascondeva la droga nelle mutande, arrestato

L'operazione ha coinvolto più comandi della Polizia locale.

Nascondeva la droga nelle mutande, arrestato
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La Polizia locale di Milano ha arrestato un  cittadino bollatese: le indagini coinvolgono i Comandi di Bollate e Senago.

Aveva la droga nelle mutande e nella felpa

Aveva nascosto della droga nelle mutande e nel cappuccio della felpa: l’uomo residente a Bollate è stato arrestato nel pomeriggio di ieri, venerdì 27 ottobre.

Degli agenti del Comando zona 9 insieme al Nucleo antidroga e all’unità cinofila della Polizia locale di Milano erano impegnati in un controllo di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti nella zona di piazza Giorgio Kaisserlian, a pochi metri dall’Ospedale Niguarda.

Nel tardo pomeriggio, insospettiti dall’atteggiamento nervoso di un trentacinquenne di origini marocchine, procedevano alla perquisizione personale sul posto, rinvenendo 100 grammi di hashish nascosti nelle mutande e 15 grammi di cocaina nel cappuccio della felpa.

L’uomo è così stato arrestato con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e si è provveduto anche alla perquisizione della sua abitazione, alle case popolari di via Coni Zugna a Bollate, con la collaborazione del Comando di Bollate.

Nell’appartamento 5 chili di hashish

Nell’appartamento sono stati trovati altri 5 chili di hashish oltre a bilancini e materiali per il confezionamento.
Da ulteriori approfondimenti sono risaliti anche all’identità della compagna, un’italiana che gestisce un negozio a Senago. Negozio perquisito con la collaborazione del Comando di Senago.

Qui sono stati ritrovati 4000 euro in contanti e le indagini stanno proseguendo per capire se siano riconducibili all’attività illecita del compagno. La donna non risulta indagata.

Il 35enne è stato condotto in tarda serata nel carcere di San Vittore in attesa della convalida dell’arresto da parte del Gip.

“Rapporto proficuo tra i Comandi”

Il vicesindaco di Bollate Alberto Grassi soddisfatto dell’operazione commenta:

“Un rapporto tra i diversi Comandi di Polizia molto proficuo, in questi ultimi anni stiamo imparando sempre più a lavorare in rete perché i reati non si interrompono dove ci sono i confini comunali, per questo è fondamentale coordinarsi tra i vari Comuni per proseguire le ricerche laddove le indagini ci conducono nel corso dell’attività”.

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