Nasce nel carcere di Bollate lo sportello Lavoro e Diritti

Scopo del progetto aumentare le opportunità di orientamento, formazione e inserimento lavorativo delle persone detenute

Nasce nel carcere di Bollate lo sportello Lavoro e Diritti
Pubblicato:

Aumentare le opportunità di orientamento, formazione e inserimento lavorativo delle persone detenute nei tre istituti penitenziari milanesi tra cui quello di Bollate. E' stato firmato nella mattinata di oggi il protocollo d’intesa tra Città metropolitana di Milano, Comune di Milano, Provveditorato Regionale Penitenziaria, Afol Metropolitana, CGIL, CISL e UIL

Numerosi gli obiettivi del progetto

Garantire alle persone ristrette che lavorano il pieno rispetto della dignità e dei diritti del lavoro; garantire il diritto all’accesso alle prestazioni sociali e ai servizi del territorio; costituire un tavolo di coordinamento, che oltre ad essere luogo di valutazione e monitoraggio, rappresenti un luogo di confronto e definizione degli interventi in tema di lavoro, formazione e inclusione sociali negli istituti di pena del territorio metropolitano milanese. Questi gli obiettivi del protocollo dintesa firmato oggi.

Sportelli Lavoro e Diritti a Bollate, Opera e San Vittore

Gli strumenti mediante i quali il protocollo verrà realizzato saranno gli Sportelli Lavoro e Diritti, che forniranno servizi al lavoro, informazioni e prestazioni social all’interno degli istituti di pena di Bollate, Opera e San Vittore. In particolare nello Sportello Lavoro, gestito da Afol Metropolitana, le persone sottoposte a provvedimenti dell’autorità giudiziaria potranno accedere a percorsi di orientamento al lavoro, di formazione e dinserimento lavorativo in attuazione del programma GOL (Garanzia Occupabilità Lavoratori). 

Una nuova sfida per Afol

 “Questa è una nuova sfida – dichiara Maurizio Del Conte, presidente di Afol Metropolitana – per un’agenzia che ha una struttura consolidata che si occupa della creazione dell’incontro domanda e offerta di lavoro e della formazione delle persone. Crediamo molto in questo progetto e siamo convinti che le persone che si trovano in carcere abbiano bisogno di un percorso d’irrobustimento e rafforzamento delle proprie competenze e di essere accompagnate al lavoro. La nostra attività sarà quella di prendere in carico i detenuti disponibili ad avviarsi a un percorso lavorativo e ad accompagnarli dalla formazione all’orientamento, fino all’incontro con l’impresa”.

 

Creare ponti solidi e permanenti con il sistema dei servizi è condizione indispensabile per rendere effettivo il mandato dei servizi della giustizia e tendere alla riduzione della recidiva. La sottoscrizione di questo Protocollo per il Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria – e dunque per gli Istituti milanesi di San Vittore, Opera e Bollate - ne costituisce la realizzazione concreta in maniera tanto innovativa quanto potenziata- dichiara  Pietro Buffa, del Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria per la Lombardia 

 Un protocollo importante per il nostro paese

Un protocollo importante: il primo nel nostro Paese - dichiarano i segretari CGIL, CISL e UIL di Milano, Vincenzo Greco, Roberta Vaia e Salvatore Monteduro - che definisce una collaborazione strutturale tra diverse istituzioni e soggetti sociali del territorio partendo dalla condivisione di un principio chiave: il lavoro e l’esercizio dei diritti di cittadinanza rappresentano strumenti fondamentali per il reinserimento sociale delle persone detenute e per l’abbattimento del rischio di recidiva. Un risultato fortemente promosso e voluto dal sindacato, che da anni agisce nelle carceri per migliorare le condizioni di vita delle persone ristrette e favorire la creazione di opportunità di futuro”.

Seguici sui nostri canali