Minacciò la cameriera con un coltello, condanna a 4 mesi per un tradatese

Minacciò la cameriera con un coltello, condanna a 4 mesi per un tradatese
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Minacciò la cameriera puntandole un coltello da cucina, confermata la condanna a quattro mesi di reclusione che sconterà tutti a causa di diversi precedenti penali.

Minacciò la cameriera, gestore condannato

La Corte d’Appello di Milano ha confermato nei giorni scorsi la sentenza già emessa dal Tribunale di Varese contro V.P., gestore 59enne di un ristorante a Tradate. I fatti: secondo quanto ricostruito, V.P. aveva minacciato una cameriera che aveva espresso la volontà di licenziarsi dal ristorante pizzeria, soprattutto a causa della paga a fine mese, mai regolare.

Coltello il mano, "taglio la testa a te a al tuo ragazzo"

Di tutta risposta lui, titolare facente funzioni, aveva chiamato la cameriera, afferrato un coltellaccio da cucina e le aveva detto che se si fosse dimessa prima di trovare una sostituta e se avesse mandato il ragazzo a richiedere lo stipendio avrebbe tagliato la testa a tutti e due.
Nella sua difesa, l’uomo ha cercato di dimostrarsi semplice dipendente del locale, smontando la versione dell’ormai ex cameriera (non costituitasi parte lesa).
Ma le indagini hanno invece dimostrato che in quel locale, seppur non fosse il proprietario,  era il «factotum», pieno delegato del titolare a svolgere le proprie funzioni.
Anche quella di ricevere le lamentele dei dipendenti per gli stipendi non sempre regolari.

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