Miasmi nelle campagne, il Comune chiede verifiche sui fertilizzanti
Sotto la lente alcuni spandimenti di cosiddetti gessi da defecazione, già oggetto di segnalazione da parte dei residenti della zona
Cattivi odori e miasmi proprio vicino alle abitazioni. Questo quello che da qualche tempo lamentano di essere costretti a subire i residenti delle campagne a sud dell’abitato sedrianese.
Miasmi nelle campagne: verifiche sui fertilizzanti
La causa, stando a quanto segnalato dagli abitanti delle cascine della zona, sarebbero alcuni spandimenti di compost effettuati da un’azienda agricola della zona. Attività che, proprio per i loro effetti sulla vivibilità dell’area, hanno messo in allerta le stesse autorità cittadine, mossesi nei giorni scorsi di concerto con Arpa, Ersaf, Regione Lombardia e Corpo Forestale dei Carabinieri. A spiegare l'intervento il sindaco di Sedriano Marco Re:
«Ci siamo coordinati per capire come intervenire. Sostanzialmente il materiale sembra che possa essere scaricato, però ci sono perplessità complessive rispetto alle quantità e alle dimensioni dei terreni oggetto degli spandimenti, per i quali abbiamo chiesto di fare verifiche e campionamenti».
Dall’Amministrazione comunale precisano inoltre che gli spandimenti in questione sono al momento terminati, ma che resta la volontà di proseguire nell’indagine, soprattutto per capire eventualmente quanto materiale può essere scaricato e quindi quali limiti non dover superare in futuro.
Sotto la lente i gessi da defecazione
Il materiale in questione peraltro non è semplice letame, ma un particolare tipo di fertilizzanti che nella classificazione ufficiale vengono denominati gessi da defecazione. Si tratta di prodotti derivanti dal trattamento di fanghi di depurazione, a cui sono aggiunti coagulanti, calce e acido solforico con successiva precipitazione del solfato di calcio, da cui il nome di gesso.
Tale materiale ha ovviamente tutta una sua regolamentazione, tra cui una normativa nazionale che stabilisce specifiche caratteristiche, come livelli massimi consentiti di metalli pesanti e minimi degli elementi fertilizzanti, oltre a parametri di natura biologica legati alla presenza di Salmonella ed Escherichia coli. Il sindaco ha poi precisato che in questo caso l’attività di spandimento era effettuata su più terreni a disposizione dell’azienda:
«Il tema che poniamo noi è di quantità, perché su appezzamenti di terreno che non sono grandissimi c’è il rischio magari di concentrare un livello di gessi che alla fine danneggia la qualità del terreno. Io so che dei cittadini hanno fatto segnalazioni sia ad Arpa che ai Forestali. Il nostro obiettivo è lo stesso di questi cittadini, cioè che tutte le attività siano regolari e non nuocciano alla salute e all’ambiente».