La storia

Mette a ferro e fuoco una casa presa in affitto

La donna di 60 anni americana aveva preso in affitto la casa come b&B e l'ha completamente devastata con scritte sui muri, per terra, quadri distrutti, bidet rotto

Mette a ferro e fuoco una casa presa in affitto
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Un vero e proprio incubo che fortunatamente è terminato per gli inquilini di una palazzina a Castellazzo de’ Stampi (Corbetta) e per il proprietario di casa. Dopo aver messo a ferro e fuoco un appartamento rompendo un bidet, appiccando il fuoco e scrivendo su muri, mobili e piastrelle, finalmente l’inquilina ha lasciato la casa permettendo ai vicini stressati e al padrone di casa di tirare un sospiro di sollievo.

Mette a ferro e fuoco una casa presa in affitto a Castellazzo De Stampi

Per capire meglio la situazione è però necessario fare un po’ di ordine e spiegare passo passo l’accaduto.

«Da circa 6 anni metto in affitto questa casa come bed and breakfast - racconta il padrone di casa - Tutto regolarmente dichiarato come da normativa. Lo scorso settembre mi è arrivata la prenotazione di questa persona, una signora americana di circa 60 anni, per un mese intero. Non ci sono stati problemi. Allo scadere del primo mese la signora mi ha detto che avrebbe voluto estendere di un altro mese la prenotazione e quindi abbiamo stipulato un nuovo contratto e in seguito ha esteso ulteriormente la prenotazione fino all’inizio di gennaio».

Le problematiche sono iniziate nel corso del mese di novembre, quando la donna ha dato i primi segnali di squilibrio.

«I problemi sono iniziati a novembre quando l’amministratore di condominio e i vicini di casa hanno iniziato a dirmi che la donna urlava frasi strane di notte e che sentivano martellare e segare in casa al che ho provato a contattare la donna sia con i numeri da lei forniti alla prenotazione che attraverso il sito internet in cui è stata fatta la prenotazione senza però riuscire a trovarla».

Il padrone di casa, vista la situazione si è dunque recato nella palazzina trovando sulla porta d’ingresso appesi dei biglietti con scritte deliranti in inglese e la medesima cosa anche sulle finestre, ma nonostante svariati tentativi non è riuscito a parlare con la donna. Vista la situazione ha dunque deciso di recarsi dai Carabinieri per informarli di questa situazione. I militari sono usciti per un sopralluogo il giorno seguente constatando la situazione.

La denuncia

«Le problematiche sono però andate avanti anche nelle settimane successive, anzi la situazione nel frattempo è peggiorata - continua il padrone di casa - La donna infatti ha smesso di pagare, perché non ha saldato la quota pattuita e quindi ulteriormente preoccupato a metà dicembre sono tornato nuovamente alla casa. Questa volta l’ho trovata e dopo averla salutata, la donna mi ha intimato di andarmene altrimenti mi avrebbe ammazzato. Ho avuto paura, anche perché non stava mentalmente bene ed aveva un atteggiamento totalmente diverso da quello che ha avuto la prima volta che ci eravamo visti e conosciuti. Vista la situazione ho deciso di tornare dai Carabinieri per sporgere denuncia».

Le problematiche non sono però terminate lì, anzi sono ulteriormente peggiorate con forti rumori di martellate e oggetti rumorosi spostati, oltre a grida e urla nel cuore della notte. Intanto le settimane passavano ed è passato anche il termine del 3 gennaio, quello della prenotazione della donna. Poi magicamente lunedì, fatti armi e bagagli, la donna è stata vista dai vicini andarsene con le valigie lasciando così l’abitazione.

«Mi hanno chiamato i vicini dicendo che la donna se n’era andata - conclude l’uomo - Ho atteso qualche ora e sono entrato nell’appartamento. È stata una scena raccapricciante. Vernice sul pavimento, scritte sui muri, quadri spariti, segni di martellate sui muri. Scritte sui mobili. Un televisore a tubo catodico pieno di cera, probabilmente utilizzato come candelabro, bidet rotto e utilizzato come contenitore per appiccare del fuoco, mobili rotti. Dopodiché sono tornato dai Carabinieri per denunciare lo stato in cui è stato lasciato l’appartamento e comunicare che la donna finalmente se n’era andata».

Insomma da una parte la fine di un incubo per tutto il condominio e il sospiro di sollievo che la donna se ne sia andata, dall’altro però il dramma del padrone di casa continua dal momento che sarà ora costretto a sborsare diversi soldi per rimettere a posto l’appartamento.

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