Maxi operazione dei Carabinieri: sgominata banda di ladri
Maxi operazione dei Carabinieri che ha permesso di sgominare una banda di ladri. Il volume accertato dei loro affari era di ben 600mila euro.

Maxi operazione dei Carabinieri della Compagnia di Sesto San Giovanni nelle prime ore dell'alba di ieri, venerdì 29 maggio, che ha permesso di sgominare una banda di ladri. L'indagine ha anche accertato un volume di affari da 600mila euro da impiegare verosimilmente per speculazioni immobiliari in zone turistiche dell’Albania.
La maxi operazione "Aurora"
Alle prime ore dell’alba di venerdì 29 maggio 2020, nelle Province di Milano, Monza e Brianza, i militari della Compagnia di Sesto San Giovanni hanno eseguito un decreto di Fermo del Pubblico Ministero, emesso dalla Procura della Repubblica di Monza, nei confronti di 10 indagati (tutti di origine albanese), poiché indiziati dei delitti di furto in abitazione, ricettazione, riciclaggio, detenzione e porto illegale di armi da fuoco, denunciando, altresì, in stato di libertà ulteriori 5 soggetti coindagati. I provvedimenti dovranno essere convalidati dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Monza.
Un gruppo criminale dedito alla ricettazione e riciclaggio
Le indagini, avviate dalla Tenenza di Paderno Dugnano nel mese di gennaio 2020 e condotte unitamente ai militari della Sezione Operativa della Compagnia di Sesto San Giovanni, hanno consentito di documentare l’esistenza di un gruppo criminale - con al vertice i 4 componenti di una medesima famiglia albanese residente in Paderno Dugnano – che, dedito alla ricettazione ed al riciclaggio di proventi illeciti destinati, tramite corrieri di linea in Albania, era divenuto il punto di riferimento per i tutti i coindagati, che, divisi in autonomi gruppi, erano dediti ai furti in abitazione nell’intero nord Italia.
Un volume di affari da 600mila euro
Gli approfondimenti investigativi hanno permesso di individuare i responsabili, a vario titolo, di: numerosi furti in abitazione, detenzione e cessione abusiva di armi da fuoco provento di furto, riciclaggio di monili in oro e utilizzo di depositi per ricovero di autovetture rubate di grossa cilindrata.
L'indagine ha altresì accertato, nella sola ricettazione, un volume di affari particolarmente rilevante, quantificato finora in circa 600.000 euro, da impiegare verosimilmente per speculazioni immobiliari in zone turistiche dell’Albania.
I sequestri
All’esito delle operazioni sono stati sequestrati perché proventi di furto: 253.242 euro in vario taglio; 7 chili e mezzo di ori, orologi e preziosi, approntanti in 2 pacchi per trasporto all’estero; 259 tra orologi e monili di marca e pregiato valore; svariati pezzi di numismatica e orologi da taschino da collezione; 3 bilance di precisione orafa e reagenti; 2 autovetture Audi (rs3 – rs4), munite di targhe clonate; 2 fucili, con matricola e risultati oggetti furto, con relativo munizionamento; 4 pistole, con matricola e risultati oggetti furto, con relativo munizionamento. Ma anche vari apparati informatici (tv, tablet e cellulari); arnesi da scasso ed effrazione, tra cui una fiamma ossidrica e due flessibili con dischi; apparati inibitori e rilevatori di microspie, unitamente a strumenti ricetrasmittenti.
L’Autorità Giudiziaria ha emesso analogo provvedimento nei confronti di 10 ulteriori individui, di cui 3 oggetto di indagine della Compagnia di Bassano del Grappa (VI) e che marginalmente sono rientrati nell’attività della Compagnia di Sesto San Giovanni (in sostanza si rivolgevano al medesimo ricettatore), che risultano tuttora da ricercare in quanto fuori dal territorio nazionale.