Mario Corso alla cena dell’Inter club di Legnano FOTO
La cena si è tenuta al ristorante del Poli Hotel di San Vittore Olona.
Mario Corso alla cena dell’Inter club di Legnano mercoledì 30 ottobre.
Mario Corso alla cena dell’Inter club di Legnano
Mercoledì 30 ottobre al ristorante del Poli Hotel di San Vittore Olona si è tenuta la cena dell’Inter club “Nicola Berti” di Legnano. Presenti una quarantina di soci e amici dell’Inter club e un ospite d'eccezione: Mario Corso. Il calciatore è stato incalzato dalle domande dei tifosi nerazzurri e ha raccontato della “grande Inter” plurititolata fra gli anni Sessanta e Settanta, con una “rosa” d’eccezione comprendente, fra gli altri, Mazzola, Suarez, Facchetti, Burgnich, Jair, Boninsegna. "La partita più bella? Quella del ’65, tre a zero contro il Liverpool. Una serata magica”, afferma Corso, che aprì le reti con una delle sue famose punizioni “a foglia morta”. Ironia e flash storici si sono intrecciati nelle parole di Corso, presentato dal presidente del club legnanese, Massimo Colombo. Il “piede sinistro di dio” rende omaggio al genio calcistico di Luisito Suarez, suo compagno di squadra negli anni dell’Inter del presidente Moratti. Loda il portiere Sarti dicendo che “era sempre al posto giusto, al momento giusto” e il direttore tecnico Italo Allodi. Su Helenio Herrera dice “un grande allenatore, dal lunedì al sabato”. Il più grande giocatore che ha incontrato in campo? “Pelè, non c’è dubbio. Lo avuto come avversario una decina di volte. Mai visto un fenomeno così”. Gli si domanda del calcio di allora: “Si correva molto. Cioè, gli altri correvano, io no!” e questo scaturisce l'ilarità della sala. Poi alcune osservazioni sul calcio attuale, “più complicato, con la difficoltà di gestire panchine lunghe, la pressione dei media…”. Un cenno soddisfatto al “triplete”, un plauso e un augurio all’Inter di Conte. Ma alla notizia, in presa diretta, del gol della Juventus su rigore contro il Genoa, Mariolino Corso si rabbuia. Poi ancora un sorriso al momento di scattare la foto con Alessandra, giovane mascotte dell’Inter club. Il microfono passa poi a Valerio Bressani, dirigente di Fc Internazionale: “La nostra è una società solida e la squadra sta dimostrando coi fatti che siamo sulla strada giusta. I risultati ci sono, meritiamo nuovi successi”.