Il fatto

Marcallo: abbandonati 15 sacchi di lana di roccia

La Polizia Locale sta indagando per cercare di capire se sarà possibile risalire al responsabile di questo scellerato gesto

Marcallo: abbandonati 15 sacchi di lana di roccia
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Un vero e proprio oltraggio a tutti i cittadini che rispettano le leggi per lo smaltimento dei rifiuti. Un pugno nello stomaco per tutte le battaglie a tutela dell’ambiente. Sono stati ritrovati  a Marcallo vicino alla Cascina Menedrago in zona Oasi un totale di circa 15 sacchi pieni zeppi di lana di roccia, un materiale isolante, ma soprattutto altamente inquinante, utilizzato in edilizia.

Marcallo: abbandonati 15 sacchi di lana di roccia

Ad abbandonarli lì alcuni ignoti che lo scorso giovedì, presumibilmente con un furgoncino, hanno scaricato i sacchi lasciandoli così alla luce del sole, quando in realtà avrebbero dovuto seguire una procedura apposita per lo smaltimento del rifiuto speciale attraverso alcune imprese specializzate.

Ad accorgersi per primo di quanto accaduto è stato Roberto Ceruti, il coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia che ha subito contattato la Polizia Locale.

«Stavo camminando nella zona quando ho notato delle tracce di pneumatici sull’erba sulla pista ciclabile, mi sono insospettito e purtroppo ho trovato quello scempio - racconta Ceruti - Non era successo da molto perchè lì ero passato qualche minuto prima e non c’era nulla, così ho deciso di chiamare subito la Polizia Locale che è intervenuta subito sul posto».

L'intervento della Locale

In zona sono prontamente arrivati gli agenti guidati dal comandante Antonio Schintu che si sono messi all’opera in men che non si dica insieme all’ufficio Tecnico per far rimuovere i sacchi dalla zona.

Al momento il comando è in attesa delle analisi dei sacchi che dovranno essere effettuate da parte di un’azienda specializzata per cercare tracce o indizi dei responsabili. Nell’area infatti non sono presenti delle telecamere e quindi sarà comunque complicato riuscire a risalire ai colpevoli di questo gesto scellerato.

Nel caso però dalle analisi dovesse uscire qualche indizio i ghisa marcalcasonesi si metteranno al lavoro per dare un nome e un volto ai responsabili che, se individuati poi, dovranno rispondere anche penalmente delle loro azioni, trattandosi di rifiuti pericolosi.

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