Mamma stalker in carcere, l'avvocato: "Sta male, deve uscire"
Parla il legale difensore della donna arrestata nel settembre 2022 che si era presentata sotto casa della figlia, spaccando la porta di ingresso e aggredendo i Carabinieri
Mamma stalker di Cerro Maggiore in carcere, la protesta dell'avvocato difensore.
Mamma stalker in cella, l'avvocato non ci sta
"Il carcere non è il luogo adatto per lei". A parlare è l'avvocato della 65enne di Cerro Maggiore che nel settembre 2022 era stata arrestata per stalking verso la figlia. Tra le due il rapporto era teso da tempo, quella sera la madre si era presentata fuori dall'abitazione della figlia per entrarci: quest'ultima non voleva, la madre aveva iniziato a gridare, poi a picchiare contro la porta di ingresso per poi aggredire i Carabinieri arrivati sul posto. "Il fatto è che la mia assistita è in carcere perchè non ha un altro posto dove andare - spiega Corrado Limentani, avvocato difensore della cerrese arrestata - E il carcere non è quindi il luogo adatto per lei. La donna era stata scarcerata dal giudice, lei si era trasferita al sud Italia ma, non stando bene, era stata trovata mentre vagava in stato confusionale per le vie di Milano. Vi è stata l’occasione di una casa che ospitava ex detenuti ma per lei, essendo sola, era una questione complicata. E’ stata anche ricoverata per qualche giorno, non avendo una vera e propria patologia psichiatrica è stata però rimessa in carcere Che, ripeto, non è il posto che fa per lei. Abbiamo contattato anche il Comune che ci ha però risposto dicendoci che non vi sono i presupposti economici e la documentazione necessaria nè i problemi psicologici e fisici per accedere a spazi comunali. La donna è quindi in carcere da cinque mesi".
L'udienza sarà ad aprile
Il 13 aprile 2023 la 65enne comparire davanti al Gup si celebrerà il processo con rito abbreviato. "E’ incensurata, ammalata, ha fragilità e non sono questi i requisiti per una persona che deve restare in carcere - conclude l’avvocato - Rischia una condanna di qualche mese, nulla di grave quindi per rimanere in cella".