Lombardia in zona rossa e nel resto dell'Italia cosa cambierà?
Da lunedì entrano in vigore le massime misure restrittive che rimarranno almeno per due settimane.
La Lombardia si prepara ad entrare in zona rossa da lunedì 15 marzo. Probabile lockdown invece per Pasqua così come era stato per Natale. Siamo tornati ad un anno fa? Sembrerebbe di sì con la nuova ondata di contagi ma con la differenza che ora abbiamo il vaccino.
Lombardia in zona
Oggi il Consiglio dei ministri approverà il nuovo decreto ma intanto tra i primi a dare la notizia del passaggio della Lombardia in zona rossa è stato il presidente del Consiglio regionale, Alessandro Fermi attraverso Facebook:
Sul tema in mattinata era intervenuto anche il Presidente Attilio Fontana:
“La Lombardia purtroppo si prepara a diventare zona rossa. Ce lo dicono i dati, pur contenuti dalle scelte prese la settimana scorsa che sono servite a rallentare il virus. Mi auguro che sia l’ultimo sacrificio chiesto ai nostri cittadini perché poi spero che arrivino i vaccini necessari per iniziare la vaccinazione di massa, in modo che non debbano più esserci limitazioni alla nostra vita”.
Cosa prevedono le nuove restrizioni?
Oggi, venerdì 12 marzo, il Consiglio dei ministri approverà il nuovo decreto e, secondo la bozza, questo comporterebbe diverse modifiche a tutta Italia.
- In base alla bozza del nuovo decreto dal 15 marzo al 2 aprile, oltre che il 6 aprile, le Regioni in zona gialla potrebbero diventare arancioni.
- Dal 15 marzo al 6 aprile 2021, le misure stabilite per la zona rossa, si applicheranno anche nelle Regioni nelle quali l’incidenza cumulativa settimanale dei contagi è superiore a 250 casi ogni 100mila abitanti, sulla base dei dati validati dell’ultimo monitoraggio disponibile.
- Dal 15 marzo al 6 aprile 2021, i Presidenti delle Regioni e delle Province autonome di Trento e Bolzano potranno disporre l’applicazione delle misure stabilite per la zona rossa nonché ulteriori, motivate, misure più restrittive:
a) nelle Province in cui l’incidenza cumulativa settimanale dei contagi è superiore a 250 casi
ogni 100mila abitanti;
b) nelle aree in cui la circolazione di varianti di SARS-CoV-2 determina alto rischio di
diffusività o induce malattia grave. - Dal 15 marzo al 2 aprile 2021 e nella giornata del 6 aprile 2021, nelle Regioni nelle quali si applicano le misure stabilite per la zona arancione, sarà consentito, in ambito comunale, lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata, una volta al giorno, in un arco temporale compreso fra le 5 e le 22, e nei limiti di due persone ulteriori rispetto a quelle già conviventi, oltre ai minori di anni 14 sui quali e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi.
- Nei giorni 3, 4 e 5 aprile 2021, in tutta Italia, ad eccezione delle Regioni in zona bianca, si applicano le misure stabilite per la zona rossa. Nei medesimi giorni è consentito, in ambito regionale, lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata, una volta al giorno, in un arco temporale compreso fra le 5 e le 22, e nei limiti di due persone ulteriori rispetto a quelle già conviventi, oltre ai minori di anni 14 sui quali e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi.
- Le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, nell’ambito del monitoraggiodovranno comunicare giornalmente al Ministero della salute il numero dei tamponi eseguiti sulla popolazione. La cabina di regia di cui al decreto del Ministro della salute 30 aprile 2020 ne verificherà l’adeguatezza e la congruità dal punto di vista quantitativo in relazione al livello di circolazione del virus in sede locale.
- La violazione delle disposizioni verrà sanzionata.
Cosa succederà alla Lombardia
La Lombardia, entrando in zona rossa, dovrà seguire le direttive più ferree.
- Spostamenti: vietato uscire di casa, ogni spostamento dal domicilio va giustificato con un’autocertificazione. Possibile uscire solo per motivi di salute, lavoro e necessità.
- Chiusi tutti gli esercizi di somministrazione che potranno lavorare solo con asporto fino alle 18 (i ristoranti fino alle 22) e a domicilio. Chiusi anche parrucchieri, centri estetici e mercati e negozi che non rientrino nell’elenco di quelli necessari.
- Si potrà svolgere attività sportiva solo in forma individuale e all’aperto, mentre la motoria dovrà essere limitata alle prossimità della propria abitazione, sempre con distanze e dispositivi di protezione individuale a portata.