Licenza sospesa al Carnaby di Legnano e al Bar Milano di Rho
Entrambi i locali resteranno chiusi per una settimana su disposizione della Questura.
Licenza sospesa a due locali per questioni di ordine pubblico e sicurezza.
Licenza sospesa per una settimana
Chiusi per sette giorni il Carnaby Cafè di Legnano (in via Palestro 10) e il Bar Milano di Rho (in via Meda 30). A disporre la sospensione della licenza per i due esercizi commerciali è stato il questore di Milano Marcello Cardona, sulla scorta delle segnalazioni dei commissariati di Polizia di Stato delle due città. Entrambi i decreti sono stati emessi lunedì 3 settembre, la notifica ai titolari è avvenuta martedì 4 per il Carnaby cafè di Legnano e mercoledì 5 per il Bar Milano di Rho.
Ripetuti episodi violenti e pericolosi
Al Carnaby, il provvedimento è stato applicato a seguito del perpetrarsi di episodi violenti e pericolosi sotto il profilo dell’ordine e della sicurezza pubblica, che si sono svolti nelle immediate adiacenze del locale e che hanno visto coinvolto un individuo conosciuto come "buttafuori" dell’esercizio, peraltro gravato da pregiudizi penali per reati contro la persona e per violazione alla Legge n.110/75 art.4 (in tema di armi). Successivi e mirati controlli di polizia attuati a più riprese all'interno del locale hanno consentito di identificare avventori gravati da pregiudizi penali, uno dei quali sottoposto a misura di sicurezza, appartenente a un sodalizio criminale collegato con il crimine organizzato. Diverse sono state le segnalazioni dei residenti che hanno evidenziato comportamenti aggressivi e condotte lesive della quiete pubblica da parte dei frequentatori del Carnaby Cafè e che hanno visto il tempestivo intervento degli uomini del vicequestore aggiunto Umberto D'Auria, a capo del commissariato di Legnano. Martedì 4 settembre il titolare, un cittadino cinese, ha dovuto abbassare la cler, sulla quale è ben visibile un avviso della Questura che recita: "Chiuso su disposizione del questore di Milano".
Ritrovo di persone pregiudicate
Nel caso del Bar Milano di Rho, gli agenti del commissariato di Rho-Pero hanno svolto una mirata attività di controllo degli avventori del locale da aprile a luglio, identificando 52 persone delle quali 29 con precedenti a carico per detenzione e spaccio di stupefacenti, estorsione, usura, reati contro il patrimonio, contro la persona e la pubblica autorità. Perciò da mercoledì 5 settembre il titolare ha dovuto chiudere la serranda.
Sarebbe il caso di procedere alla stessa maniera con il bar in via Libia a Legnano. È già stato chiuso per 10gg, sarebbe il caso di ripetere visto che il titolare non ritiene opportuno fare un po’ di “selezione dei suoi avventori”. Sempre le stesse persone, poco raccomandabili.