Settimo Milanese

"Liberare la scuola dalla logica dei colori": protesta a Settimo

Manifestazione dei genitori davanti alla scuola di via Buozzi questa mattina

"Liberare la scuola dalla logica dei colori": protesta a Settimo
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"Liberare la scuola dalla logica delle zone a colori": a Settimo Milanese i genitori manifestano chiedendo il ritorno definitivo in classe degli studenti.

Liberare la scuola dalla logica dei colori

Manifestazione pacifica dei genitori questa mattina a Settimo Milanese, davanti all'ingresso dell'istituto comprensivo di via Buozzi. In occasione del ritorno in aula degli studenti delle scuole medie, un nutrito gruppo di genitori ha espresso con forza un sentimento comune in tutta Italia: la necessità di permettere ai ragazzi di tornare a frequentare le lezioni in presenza, al di là della classificazione "a zone".

Ritorno in aula

Questa mattina, dopo il ritorno in zona arancione della Lombardia a seguito della correzione dei dati sui contagi, hanno finalmente fatto rientro in aula anche gli studenti delle seconde e terze medie. Il gruppo di genitori di Settimo, supportato anche da personale docente, ha manifestato chiedendo che le lezioni in presenza non siano più subordinate al "colore" della Regione. Evitando così ulteriori settimane o mesi di Didattica a distanza: una soluzione che, nonostante gli sforzi, col protrarsi dei mesi ha messo in luce tutte le proprie problematiche. Il gruppo di Settimo ha aderito alla campagna promossa dal Comitato "A Scuola", che ha supportato l'iniziativa e promosso altri presìdi a Milano e in altre città italiane.

La Dad non è più sostenibile

"Per il bene dei ragazzi, è ora di liberare la scuola dalla logica delle zone e permettere a tutti di tornare a seguire le lezioni in presenza" - spiegano due portavoce del gruppo di manifestanti, Barbara Spica e Loredana Fabrianesi.  "Non si capisce la logica per cui gli studenti di prima media possano seguire le lezioni in presenza anche in zona rossa, mentre a quelli di seconda e terza media non è permesso. Qui a Settimo, inoltre, la scuola ha svolto un ottimo lavoro creando spazi adeguati alla situazione e lavorando con attenzione perché tutti i ragazzi rispettino le regole e portino la mascherina. Non si può più proseguire con la Dad, non si possono più tenere i ragazzi incollati ad uno schermo: non è più sostenibile per i ragazzi, per gli insegnanti e per i genitori".

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