Lutto

L'Ardor dice addio a Mariano, il suo primo tifoso

Era molto conosciuto nell’ambito dell’oratorio per il catechismo, le messe e il suo impegno da catechista

L'Ardor dice addio a Mariano, il suo primo tifoso
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"Ciao Mariano": così l’Ardor Bollate Basket dice addio al suo primo tifoso. Non c’era nessun frequentatore della parrocchia che poteva non conoscerlo.

Mariano Colabraro

Uno sportivo, un amante del calcio, del basket, della Juventus e dell’Olimpia Milano. Sempre in neroarancio sugli spalti dell’Ardor: lui era semplicemente "Mariano". Il bollatese con la sindrome di down è venuto a mancare questo fine settimana all’età di 52 anni dopo un lungo periodo di malattia. Erano un paio d’anni che mancava a fare il tifo per la sua squadra del cuore ma nessuno in oratorio si è dimenticato di lui. Anzi.

Il ricordo del presidente Minora

Ne ha parlato il presidente Stefano Minora:

"Mariano lo conoscevo da una vita. È vero quando si dice che è stato il primo tifoso dell’Ardor, sono d’accordo. Quando eravamo ragazzini giocavamo insieme a basket e lui era parte integrante della squadra".

Dobbiamo immaginarci un periodo come quello degli anni Novanta, nel quale lo sport non era un luogo inclusivo e aperto a tutti come lo è oggi:

"Malgrado questo, sempre accompagnato dal papà, Mariano aveva preso molto seriamente l’impegno del basket, che poi era una sua grande passione. Lui era un componente della squadra a tutti gli effetti e non ci sono mai stati problemi, nè tra di noi, nè con gli avversari. Anzi: lui era un grande tiratore da tre punti. E quando faceva canestro era una grande festa".

Un grande rimpianto

Il presidente ha un grande rimpianto per il passato, che ha il sapore di progetto futuro:

"Ciò che mi dispiace è che non ci sia mai stato modo di fare un corso di baskin per lui. Questo non gli ha impedito di giocare, ovviamente, con i suoi limiti. Ma magari avremmo potuto provare a dare vita ad un gruppo - ha continuato Minora - Sicuramente sarà un obiettivo per il futuro".

"Una persona buona"

Era molto conosciuto nell’ambito dell’oratorio per il catechismo, le messe e il suo impegno da catechista. Un uomo amato da tutti per la sua bontà d’animo:

"Com’era Mariano? Buono. Semplicemente. Sempre col sorriso, sempre pronto a dirci 'Forza Ardor'. Era una persona umile, sempre presente. Bastava la sua presenza per darci forza".

Momenti di ricordo questo fine settimana

Prima dell’inizio di tutte le partite della Polisportiva di questo fine settimana verrà rivolto un momento di ricordo a Mariano, che sicuramente è pronto a tifare dagli spalti del cielo.

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