"La mia vita è cambiata, non sono più il ragazzo di prima, ditemi chi mi ha ridotto così"
Prima udienza stamattina a Rho del processo sul ferimento di Luca Castiglioni rimasto in coma per un mese dopo una festa di compleanno
Prima udienza stamattina, venerdì, a Rho del processo sul ferimento di Luca Castiglioni, rhodense di 24 anni, all'epoca dei fatti ne aveva 19, avvenuto a una festa di compleanno, nel luglio del 2019. Il primo a essere sentito è stato proprio il giovane rhodense.
I miei ricordi finiscono dopo il brindisi e riprendono un mese dopo
"I miei ricordi di quella sera sono purtroppo limitati ha detto il giovane davanti al Giudice, sono passato a prendere un amico e siamo andati a casa di Nikita, la festeggiata, una festa normale, abbiamo ballato, bevuto qualcosa poi a mezzanotte il brindisi per gli auguri di compleanno. I miei ricordi - ha proseguito il ragazzo - finisco in qual momento e riprendono circa un mese dopo quando dall'ospedale di Legnano sono stato trasferito all'istituto di Bosisio Parini per la rieducazione"
Luca non ha più una vita normale: "Vorrei sapere chi mi ha ridotto così"
Nonostante l’impegno profuso all’istituto di Bosisio Parini, Luca non è ancora tornato a una vita normale: ha subito danni permanenti gravi che non glielo permetteranno "Grazie a Dio sono vivo - ha proseguito il giovane rhodense davanti al Giudice - Non vivo più nello stesso modo, tutto è diventato difficile, non sto bene, ho problemi di testa, non sono più il ragazzo di prima e me ne rendo conto. Non riesco più a fidarmi delle altre persone, ho problemi fisici. Adesso vorrei sapere chi mi ha ridotto così
Trasportato d’urgenza in ospedale a Legnano, ha lottato tra la vita e la morte per un mese
Un processo quello iniziato oggi, venerdì, a Rho che vede come imputato Marius Tiba, 27 anni di Parabiago, accusato di lesioni colpose. Una strana vicenda quella che ha coinvolto Luca avvenuta ormai nel lontano mese di luglio del 2019 a Nerviano durante una festa di compleanno a Nerviano. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti e dagli investigatori, il giovane rhodense sarebbe stato sollevato e spinto con troppa violenza per «un gioco finito male», cadendo per terra e sbattendo la testa sul pavimento di marmo. Trasportato d’urgenza in ospedale a Legnano, ha lottato tra la vita e la morte, poi è stato ricoverato in Terapia intensiva e ha anche dovuto fare una lunga riabilitazione.
Dal 20 dicembre al 4 giugno del prossimo anno saranno sentiti 17 testimoni
Dopo la deposizione del giovane il Giudici ha fissato le date delle prossime udienze per ascoltare i testimoni di questa strana vicenda. La prima udienza sarà il 20 dicembre quando saranno ascoltati Chiara Taverna, mamma di Luca e lo zio Francesco. Poi dal 10 gennaio al 4 giugno gli altri 17 testimoni, per la maggior parte giovani presenti a quella festa di compleanno in una abitazione privata di Nerviano.