La Lombardia resta zona rossa fino a Pasqua
Lo ha detto il dirigente del settore Welfare della Regione in audizione al Pirellone stamattina, mercoledì 24 marzo.
Nei giorni scorsi il governatore Attilio Fontana aveva dato una flebile speranza: “Vedo dati in miglioramento, ma non posso dire nulla”, aveva detto. E invece chi sperava di fare qualche giorno in arancione prima della chiusura di Pasqua e Pasquetta dovrà con ogni probabilità rassegnarsi. La Lombardia – salvo clamorosi ribaltoni da qui a venerdì 26 marzo – rimarrà zona rossa sino a lunedì 5 aprile 2021.
La Lombardia resta zona rossa
Oggi, nel corso della consueta audizione a Palazzo Lombardia il direttore generale del Welfare regionale Giovanni Pavesi ha anticipato quello che – con ogni probabilità – accadrà venerdì, quando arriverà il tradizionale report dell’Istituto superiore di sanità.
“Siamo in zona rossa fino a Pasqua, in questo momento abbiamo una stabilità dell’Rt e non abbiamo elementi per poter dire che torniamo indietro”, ha detto.
Sulla questione è intervenuto il consigliere di Azione Niccolò Carretta, che aveva sollecitato Pavesi per avere un’anticipazione e che non ha risparmiato una stoccata sarcastica
RT stabile, ma non ci sono ancora elementi che permettono la zona arancione, ma mi permetto di mettere in dubbio quanto detto
Preoccupano l’incidenza e gli ospedali
I dati che preoccupano sono quelli legati all’incidenza e agli ospedali. Oggi, mercoledì 24 marzo 2021, Milano e provincia l’incidenza (parametro che secondo l’ultimo Decreto governativo porta automaticamente alla zona rossa se superiore a 250 positivi ogni 100mila abitanti) è a 245, di poco sotto il limite. Sotto soglia anche Bergamo (185) e Lodi (198), ma tutte le altre provincie sono sopra, alcune ampiamente: Como 336, Sondrio 307, Brescia 429, Monza 363, Lecco 288, Varese 289, Pavia 300, Cremona 344.
Ma anche il dato ospedaliero è preoccupante. Soltanto ieri, martedì 23 marzo, i nuovi ricoverati erano 227, di cui 14 nelle Terapie intensive. E i decessi sono stati ben 99.