Inchiesta Hydra: Paolo Errante Parrino deve andare in carcere, ma lui non si trova
Le decisione è stata presa ieri, venerdì, dalla Corte di Cassazione.
Paolo Errante Parrino deve andare in carcere per associazione mafiosa, ma lui non si trova e risulterebbe irreperibile. La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso della difesa.
Esecutivo l'arresto di Parrino
Questa la decisione presa ieri, venerdì 24 gennaio 2025, dalla Corte di Cassazione nell’ambito dell’inchiesta Hydra, in base alla quale, Parrino 77 anni residente da 40 ad Abbiategrasso, sarebbe stato il referente degli uomini di Matteo Messina Denaro in Lombardia nel cosiddetto “sistema mafioso lombardo".
Nella mattinata di oggi, sabato 25 gennaio 2025, le forze dell’ordine si sono recate nell'abitazione di Parrino ad Abbiategrasso per eseguire l’ordine di custodia cautelare, ma lui non c’era. Hanno cercato anche negli altri luoghi della città che lui abitualmente frequenta, come il bar Las Vegas , ma di lui nessuna traccia, sembrerebbe sparito. Le ricerche sono tuttora in corso.
Inchiesta Hydra
La maxi inchiesta Hydra aveva scosso la città di Abbiategrasso.. Dal dispositivo vagliato dalla Cassazione, si può comunque affermare che la Suprema Corte ha accolto la linea del Riesame sull'alleanza tra esponenti delle tre mafie. Per i giudici, che ad ottobre hanno accolto il ricorso della Dda, in Lombardia negli ultimi anni è esistita una nuova e unica associazione mafiosa, per perseguire affari in comune.
La decisione del Riesame era arrivata dopo che il gip Tommaso Perna, invece, nell'ottobre del 2023 aveva rigettato 142 istanze di misura cautelare su 153, disponendo 11 arresti e bocciando l'accusa di associazione mafiosa come "consorzio" delle tre mafie.
Secondo l’impianto della Procura, accolto in pieno dal riesame, “l’operatività del sistema mafioso lombardo veniva decisa congiuntamente dalle tre componenti mafiose nel corso di diversi summit”.
Dalle carte dell’inchiesta Hydra, con intercettazioni, filmati e foto, secondo la procura vi sarebbero stati summit in alcune cittadine del milanese tra cui Abbiategrasso, dove vive Parrino. In queste riunioni il focus, secondo gli inquirenti, era l’organizzazione di varie operazioni con infiltrazioni in diversi settori. Un consorzio delle mafie unite in Lombardia con l’intento di fare affari.