Corbetta

Incastrò la collega: Furci non parla davanti al gip

Anche il suo complice si è avvalso della facoltà di non rispondere.

Incastrò la collega: Furci non parla davanti al gip
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Incastrò la collega: Furci non parla davanti al gip. Si è avvalso della facoltà di non rispondere, Salvatore Furci,  davanti  al gip di Milano Anna Magelli, nel corso dell'interrogatorio di garanzia che si è svolto venerdì 17 aprile.  L'uomo, comandante a Trezzano sul Naviglio, è stato arrestato martedì 13 aprile, dopo una lunga indagine durata 15 mesi, con l'accusa di aver incastrato una collega per vendetta.  Stessa scelta di rimanere in silenzio per Mariglen Memushim, l'albanese ritenuto complice dell'ufficiale.

I fatti

Nella notte del 3 gennaio, infatti, i due, secondo il quadro ricostruito dagli inquirenti, i due hanno cercato di incastrare la comandante della Polizia Locale di Corbetta, Lia Vismara, nascondendo la droga nella sua auto, e chiamando poi i carabinieri per farla arrestare. Una vendetta, quella di Furci, che era stato licenziato proprio da Vismara nel periodo di prova e che contro l'ente aveva intentato una causa di lavoro. Vismara da subito aveva ipotizzato un complotto ai suoi danni, proclamandosi estranea ai fatti, ed ottenedo subito il supporto del sindaco Marco Ballarini, che, convinto dell'innocenza dell'ufficiale, non l'ha mai sospesa.

Incastrò la collega: Furci non parla davanti al gip

L'avvocato di Furci, Paola Bonelli, aveva già dichiarato di voler analizzare nel dettaglio il fascicolo, lasciando intendere che l'arrestato si sarebbe preso del tempo prima di fornire la sua versione dei fatti. Al momento, quindi, silenzio davanti al gip.

 

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