In pensione da mesi torna in corsia tra i malati

In pensione da mesi torna in corsia tra i malati
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Il dottor Rossano Rezzonico da Rho all'ospedale di Bergamo tra i malati di Covid 19

Avevo paura ma ho deciso di mettermi a disposizione dei malati

«Avevo un pochino di paura, ma alla fine ho deciso di mettermi a disposizione degli altri. Ho chiamato l’ospedale di Bergamo e da un mese ho iniziato la mia nuova attività lavorativa nel reparto dove avviene la ventilazione assistita dei malati di Covid 19». E’ andato in pensione il 2 dicembre, dopo 37 anni passati al servizio degli altri, in modo particolare dei bambini nati «prematuri il dottor Rossano Rezzonico che fino a sabato 30 novembre 2019 è stato il primario del reparto di Terapia Intensiva Neonatale dell’ospedale di Rho. Dopo soli tre mesi di riposo lo stimato professionista che vive a Lainate ha deciso di mettersi al servizio degli altri ovvero dei malati di Coronaviru all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, una delle città più colpite dal Covid 19.

Un medico in prima linea

<Quando sono arrivato io le persone ricoverate erano circa 150, oggi ne abbiamo una decina». Un professionista serio, un uomo volenteroso che ogni giorno percorre il tragitto dalla sua casa di Lainate al nosocomio di Bergamo. «Che stiamo tornando alla normalità lo si vede anche dal traffico che è aumentato notevolmente».  E tornando alla vita in ospedale il medico rhodense per far capire come vanno oggi le cose in reparto ha raccontato anche la simpatica storia legata a un paziente. «In questi giorni in ospedale ho pensato una cosa, che nonostante ore e ore di servizi sul Cov nessuno ha mai spiegato cos’è un casco da Cpap e cosa vuol dire starci dentro ore e giorni - racconta - Qualche giorno fa vediamo un signore anziano che da giorni era con uno di questi caschi: 70 anni, viso con molte rughe, una vita da camionista, un fumatore. Al nostro passaggio ci fa segno con la mano usando indice e pollice come se volesse una cosa piccola, ci avviciniamo e ci dice: un pezzettino di cioccolato. Abbiamo recuperato un pezzo di cioccolato e tutti I giorni gli portiamo un cioccolatino piccolo. Tutte le volte che mangia il cioccolatino sale la saturazione. Anche questo è il reparto».

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