"Il nuovo normale": il lockdown immortalato in 3 mila scatti
Da Magenta a Settimo tra professonisti hanno fotografato le città deserte e non solo per uno scopo nobile.
Tre fotografi, tre sguardi sulla realtà e una testimonianza inedita del lockdown. Un progetto articolato, quello che ha preso forma tra Arluno, Magenta, Robecco e Settimo, e che vuole raccontare i mesi di chiusura totale attraverso una serie di scatti dedicati a «Il nuovo normale».
Il progetto
Sta anche nascendo un sito internet, che l' 11 giugno alle 21 debutterà in una sorta di grande evento online di lancio di quello che è ormai un grande sogno: lasciare una testimonianza della sconvolgente fase che abbiamo vissuto: città deserte, code fuori dai negozi e dai supermercati, gente con la mascherina che si muove svelta e sospettosa. Emanuel Galimberti, arlunese, col collega magentino Mattia Milazzo e un terzo collega di Settimo Milanese, Francesco Brunello, ha realizzato un vero e proprio progetto fotografico sul territorio in collaborazione con le Amministrazioni comunali di Arluno, Magenta, Robecco sul Naviglio e Settimo. «Lo scopo di questo progetto era (ed è) creare un documento visivo che diventasse memoria storica del terribile periodo che stiamo attraversando, e testimoniare come le nostre comunità hanno vissuto la nuova quotidianità».
"Il nuovo normale": il lockdown immortalato in 3 mila scatti
3mila scatti inediti, che ora saranno selezionati e organizzati secondo dei «fili rossi»: le prime code per la spesa, il lavoro dei volontari, le celebrazioni religiose senza fedeli.
«Appena possibile, ci piacerebbe organizzare una mostra, portare avanti dei progetti didattici nelle scuole oppure creare delle serate a tema. Il sogno è realizzare un libro fotografico - raccontano i professionisti - E' partita anche una campagna di crowdfunding per raccogliere fondi, che si aggiungeranno a quelli raccolti dalla vendita di stampe e libri, da destinare all'ospedale Fornaroli di Magenta, emblema della battaglia al Covid.