Il futuro dell'ospedale passa per la telemedicina
In campo una serie di prestazioni a distanza attarverso apposite piattaforme.

Il futuro dell'ospedale passa per la telemedicina. Lo crede fermamente l'Asst Ovest Milanese, che ha messo in campo una serie di prestazioni a distanza in questo delicato momento emergenziale: dalla televisita a domicilio al monitoraggio da remoto dei pazienti Covid.
La sanità virtuale
La dottoressa Gabriella Monolo, direttore socio-sanitario, ha spiegato come la pandemia abbia sì generato una vera e propria crisi, ma anche dato una spinta ad alcune attività legate all'uso delle nuove tecnologie. "Una sanità digitale che prende forma con l'obiettivo di agevolare il rapporto col territorio, limitando il sovraccarico delle strutture sanitarie", ha detto, introducendo alcuni esperimenti fortunati di questi mesi e annunciando l'adesione alla piattaforma regionale . Telemedicina che vuol dire tante cose: televisita, teleconsulto, telecooperazioni sanitarie, telerefertazione. Un solo obiettivo: rendere più rapida, tempestiva e agevole la relazione medico-paziente.
L'ospedale virtuale
Tecnologie, professionisti, regole ed idee: sono questi gli ingredienti di un percorso che, come ha spiegato il prof. Antonino Mazzone, direttore di Area medica, affonda le radici in tempi lontani e che, ora, trova terreno fertile per la sua implementazione. Il dottore ha parlato di "ospedale virtuale, che con la digitalizzazione vedrà nascere un nuovo rapporto medico- paziente - ha detto - Qui, con il progetto Ponte, già anni fa abbiamo avviato un monitoraggio a distanza su pazienti dimessi, con intervento a domicilio in caso di necessità". Una sperimentazione finita in una pubblicazione di livello, su riviste prestigiose compresa la new England.
Il 68% è molto soddisfatto
Paola Faggioli, dirigente Medicina Interna, ha illustrato la sua avventura "pionieristica" in Reumatologia, durante il primo lockdown. Una piattaforma fatta in casa, inizialmente, per seguire i pazienti a distanza. Ora un progetto con la piattaforma Aria per seguire chi soffre di osteoporosi, valutare gli esami in televisita, mandare ricette. E se qualcosa non va? "Nulla vieta di convocare il paziente; la soddisfazione comunque è alta, sfuora il 68%", spiega. Si parte da pazienti semplici ma l'obiettivo è applicare la telemedicina a pazienti sempre più complessi, in equipe e con sinergia.
Laura Pogliani, direttore di Pediatria e Neonatologia al Civile di Legnano, ha spiegato l'utilizzo di piattaforme per i corsi pre parto in remoto, ma anche la gestione di mamme e neonati positivi: "Qui siamo diventati hub dal 6 novembre per le gravide col Covid, sono stati i 20 bimbi monitorati per controllare che non fossero contagiati, con un controlloa distanza dopo le dimissioni". Un'altra patologia monitorata con la telemedicina è il diabete, che spesso insorge in età pediatrica. La dottoressa ha illustrato alcuni casi, seguiti attraverso teledispositivi che hanno permesso di individuare e correggere criticità nei pazienti diabetici. Una salute, insomma, che si può gestire anche fuori dal nosocomio.
Il futuro dell'ospedale passa per la telemedicina
Maria Josè Rocco, dirigente delle professioni sanitarie Sitra, ha spiegato come Asst Ovest Milanese ha aderito ad una gara per la telemedicina (aperta anche ai medici di Medicina generale) proprio per avviare percorsi strutturati di telemonitoraggio dei pazienti Covid dimessi dai reparti (a breve anche dal pronto soccorso). Una procedura chiara da seguire, con l'ausilio anche degli infermieri di famiglia che possono così intercettare, nel caso, anche altri bisogni del paziente e una sorveglianza attiva di 14 giorni. Tutte esperienze embrionali, ma che in futuro, si aspettano dalla Asst Ovest Milanese, segneranno sempre più la strada della nuova medicina. La Telemedicina si rivolge al tutto il bacino di utenza, a prescindere dal presidio di riferimento. Il futuro dell'ospedale, insomma, passa da qui.